Lettera aperta a Luciana Littizzetto di Giuseppe Scialò
Egregia Signora Luciana Littizzetto il flop di ascolto registrato nelle serate televisive dedicate al festival di Sanremo è dovuto anche a l suo sguaiato linguaggio che in tanti si rifiutano di sentire.
Inoltre,per completare la sua squallida esibizione ha tentato, pur di far sorridere degli idioti del suo stampo, di ridicolizzare il giovane cantante salernitano Rocco Hunt,che ha trionfato e vinto con la canzone “Nu juorn buon”.Egregia Signora forse non si è resa conto che la sua incosciente presa in giro è stata indecorosa non soltanto nei confronti di un giovane artista ma anche della “GENTE”del Salernitano,della Campania, del Sud e del Nord,insomma dell’Italia. La sua sciocca e volgare ironia,ha offeso chi paga il canone. Se proprio non riusciva pronunciare in napoletano il testo della canzone poteva lasciare l’obbligo al suo degno compagno di palcoscenico. Deve sapere che”Un giorno buono” simboleggia qualcosa di importante per un territorio che subisce quotidianamente violenze di ogni tipo compreso la“terra dei fuochi”,cose che il suo infantile e piccolo cervello non può comprendere. Probabilmente l’altra sera ha nauseato tanta “GENTE” che paga il canone e non solo.“NU JUORN BUON”,Signora Littizzetto,sarà quando giungerà l’eco che la TV di Stato rinuncerà a servirsi della sua sgradevole e volgare comicità unitamente alla faziosità del fazioso e viscido compagno di palcoscenico.
Saluti