– ACERRA –
Incontro col vescovo Mons. Antonio Di Donna al duomo di Acerra per mantenere alta l’attenzione sulla QUESTIONE AMBIENTALE
Per NON DIMENTICARE e per un FUTURO DI SPERANZA.
Riconosciamo al vescovo un continuo e costante impegno sulla questione ambientale sin da quando si è insediato ad Acerra. Lui, più di altre figure istituzionali, si è evidenziato nel dimostrare il suo attaccamento al popolo acerrano.
Siamo convinti che se avesse ricoperto una funzione istituzionale, con POTERI DECISIONALI, i suoi interventi avrebbero già influito sul cambiamento della Questione Ambientale ad Acerra. Ma, purtroppo, così non è.
La sua incisività, la sua passione, le sue denunce, i suo continui e ripetuti appelli alle istituzioni, fino ad oggi, non hanno sortito a significativi effetti. Ci ritroviamo, infatti, a dover assistere ed ascoltare, a distanza di un anno, identici messaggi, anche se trattati con MAGGIORE ENFASI.
Tutto questo inizia a determinare, negli animi degli acerrani, un senso di sconforto e rassegnazione. Assistere allo svuotamento della chiesa prima della fine dell’evento ne è una prova evidente. Il mancato coinvolgimento degli addetti ai lavori con l’assenza dei loro interventi è una ulteriore dimostrazione.
1) UFFICIO AMBIENTE- parlare, ancora oggi, dopo anni di richieste e solleciti, della istituzione di un Ufficio Ambiente è una cosa avvilente per il cittadino ed una incapacità operativa da parte dell’ amministrazione.
2) ASSESSORE ALL’AMBIENTE- avere ancora vuoto il posto di assessorato, a distanza di molti mesi dalle dimissioni del precedente, denota la EVIDENTE volontà di tagliare il collegamento tra i cittadini e l’amministrazione ISTITUZIONALE per portare la gestione nelle mani del primo cittadino. In nessun altro paese della campania manca un ufficio ambiente e l’assessore all’ambiente, nonostante Acerra abbia l’inceneritore più grande d’Europa.
3) LE SORGENTI DEL RIULLO- la cui area sta per essere potenziata mediante due progetti, uno da parte del comune con l’acquisto di alcuni lotti di terreno e l’altro, Europeo, con finanziamenti esosi mediante l’acquisto di grandi quantità di terreni. E ciò, di sicuro, determinerà un grande afflusso di cittadini, ed in particolare di bambini, senza che l’amministrazione si stia preoccupando di bonificare il sito tossico più grande di Acerra e ricco di diossina, quello di CALABRICITO con un impegno di superficie di 3 ettari.
4) UN OSSERVATORIO AMBIENTALE-comunale (INDIPENDENTE ?) che si riunisce solo quando decide il sindaco per discutere argomenti messi all’ O.D.G. solo da lui, visto che gli OO.DD.GG. proposti dai membri non vengono presi in considerazione.
5) UN INCENERITORE, che lavora in CONFLITTI DI INTERESSI, al quale non si riesce mettere un controllo diretto sul ciclo di lavorazione una rappresentanza di cittadini. E che rimane l’unico impianto per smaltire i 6 milioni di Ecoballe depositate nel territorio della terra dei fuochi.
6) UNA CENTRALINA- per misurare la polveri sottili, acquistata dal comune, della quale nulla si è venuto a sapere dei suoi dati prodotti in 12 mesi di possesso.
7) UNA DELIBERA RIFIUTI ZERO che non decolla.
8) UNA DELIBERA MORATORIA industrie insalubri che non diventa ancora esecutiva lasciando avvenire, ancora oggi, lo svolgimento delle Conferenze di Servizi, in Regione campania, di tali aziende.
9) UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA indispensabile per il controllo degli sversamenti abusivi di rifiuti nocivi e pericolosi, materiale per la destinazione di ROGHI CERTI e nulla ancora per esso si è fatto.
10) DATI QUALITA’ ARIA ARPAC inficiati da errori e pubblicati sul PORTALE di Acerra senza alcuna attività di controllo da parte dell’Amministrazione.
11) TERRENI NON IDONEI ALLA COLTIVAZIONE- già dichiarati dal decreto della terra dei fuochi e NON ANCORA RECINTATI a distanza di molto tempo dalla loro pubblicazione.
12) LA CAMPAGNA MONITORAGGIO ACQUE delle falde effettuata nel mese di agosto dell’anno scorso da ARPAC in collaborazione dell’Amministrazione mai è stata portata a conoscenza dei cittadini. Per quali motivi, la situazione è grave ?
Queste sono solo alcune delle CRITICITA’ AMBIENTALI che Acerra vive da tempo e verso le quali NULLA SI MUOVE.
Troppi SILENZI e troppa INERZIA.
Se non iniziano a cambiare le cose i cittadini non si sentono coinvolti ed, a lungo andare, la fiducia, quel poco che resta, verrebbe completamente meno, nei riguardi dell’Amministrazione e, più in generale, verso le Istituzioni.
Tony Petrella, Comitato per Ambiente e Salute “VOLONTARI PER FRANCESCO”