Politica interna
Mafia Capitale – L’inchiesta colpisce anche il governo: nel filone catanese è indagato per turbativa d’asta il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione (Ncd) relativamente alla gestione del Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Mineo. Si allarga anche il numero degli esponenti romani coinvolti: risultano indagate altre 21 persone, tra cui Marco Visconti, ex assessore all’ambiente della giunta Alemanno. E mentre sul Comune di Roma incombe lo spettro del commissariamento, il Pd difende il sindaco Marino, invitandolo però a eliminare le mele marce, e Matteo Renzi conferma la linea garantista nei confronti del suo governo.
Il centrodestra – Matteo Salvini parla per la prima volta sul palco di Confindustria e si rivolge ai giovani industriali riuniti a Santa Margherita ligure. La platea si dimostra fredda, ma non ostile, nei confronti del leader del Carroccio che, tra l’altro, in quella Regione ha appena vinto le elezioni. Salvini risponde alle accuse di «populismo» sottolineando che il fatto che gli venga attribuita questa caratteristica lo inorgoglisce. E alla richiesta di proposte concrete il segretario della Lega risponde così: basta sanzioni alla Russia, flat tax al 15% e via il tetto del contante a 1000 euro. Non sarà stato un colpo di fulmine, ma sicuramente tra i due interlocutori c’è un principio di dialogo. Da un altro palco, quello di Segrate dove si trovava per sostenere la candidatura di Tecla Fraschini in vista dei ballottaggi, anche Silvio Berlusconi cita Salvini e parla dei rapporti di FI con la Lega. I due partiti sono alla pari, e noi non prendiamo ordini, ribadisce il leader azzurro.
Politica estera
Vladimir Putin – In una lunga intervista al Corriere della Sera, il presidente russo affronta diversi temi caldi di politica internazionale e alcuni aspetti di quella interna al suo Paese. Dai rapporti con l’Italia e l’Europa alla questione ucraina, dalle tensioni con la Nato alle apparenti distensioni con gli Stati Uniti, dalle accuse di autoritarismo alla difficile situazione dei suoi oppositori.
Usa – Gli Stati Uniti finiscono di nuovo sotto attacco dei pirati informatici: un attacco che, secondo alcune autorità, sarebbe di matrice cinese. L’episodio risale allo scorso dicembre ma è stato reso noto solo ora. Questa volta, le vittime virtuali sarebbero gli account, e quindi tutte le informazioni personali, di almeno quattro milioni di dipendenti del governo americano. Pechino nega ogni coinvolgimento e definisce «irresponsabili» le parole pronunciate da alcuni funzionari Usa.
Economia e Finanza
Grecia – Atene e la Ue sono sempre più ai ferri corti. Il premier Alexis Tsipras bolla come «assurdo» il tentativo di compromesso proposto dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. E mentre il presidente del Parlamento Ue Martin Schultz sbotta: «Mi sono rotto le scatole», l’accordo si allontana e sui mercati torna aria di tempesta. La Borsa di Atene crolla del 5%, seguita a ruota da Piazza Affari, che chiude a -2,1%. Inoltre, ieri la Grecia avrebbe dovuto saldare il conto con il Fondo monetario internazionale. Cosa che, come preannunciato, non ha fatto.
Ferrari – Il Cavallino sbarcherà a Wall Street non prima del 12 ottobre. Ad annunciarlo è l’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, parlando dell’Ipo del 10% di Maranello. Il nodo principale da sciogliere per l’ad resta quello di trovare un partner per completare il lavoro di consolidamento e mettere definitivamente in sicurezza il gruppo. Marchionne ribadisce di non avere preclusioni e che il dialogo è aperto con tutti. Nonostante i dinieghi ufficiali, il candidato principale potrebbe essere Gm. E, a gestire la fusione, potrebbe essere proprio lui: «Se me lo chiedono resto oltre il 2018», ha detto.