Politica interna
Riforma scuola – La Camera ha dato il primo via libera al ddl “Buona scuola”, con pochissime modifiche rispetto al testo approvato in commissione. I presidi avranno più poteri ma la retribuzione dipenderà dalla qualità del loro lavoro, previsti 200 milioni per premiare gli insegnanti meritevoli e l’assunzione di 100 mila precari a partire da settembre. La riforma però ha nuovamente diviso il Pd. All’appello manca il voto di 40 deputati: 12 assenti giustificati e 28 esponenti della minoranza, tra cui Fassina, Cuperlo, Speranza ed Epifani, che sono usciti dall’Aula. Ora la battaglia si sposta al Senato dove, per ricucire lo strappo, il premier si dice aperto a modifiche.
Ddl anticorruzione – Il Consiglio superiore della magistratura corregge il tiro e riconosce al Parlamento di aver imboccato la strada giusta per combattere la corruzione anche se, ribadisce, si può fare molto di più. Il beneplacito del Csm arriva a poche ore dalla votazione finale alla Camera che potrebbe mettere la parola fine al lungo e travagliato percorso parlamentare della legge che, tra le altre cose, ripristina il falso in bilancio.
Politica estera
Emergenza immigrazione – La coalizione di maggioranza dell’Europarlamento, composta da popolari, socialisti e liberali, si dichiara a favore della proposta di Agenda immigrazione della Commissione Ue che vorrebbe introdurre le quote per distribuire i migranti tra i 28 Paesi membri. Nell’Aula di Strasburgo sono piovute critiche ai governi di Francia, Spagna, Regno Unito e altri Paesi dell’Est Europa dichiaratisi contrari al progetto. Intanto, il governo libico di Tobruk invia una lettera al Consiglio di Sicurezza dell’Onu chiedendo la cooperazione della Ue per sviluppare un piano d’azione che affronti l’emergenza immigrazione.
Irlanda – Domani gli irlandesi saranno chiamati alle urne per pronunciarsi sul matrimonio gay. L’Irlanda, dove fino al 1993 l’omosessualità era considerata un reato, è il primo Paese al mondo che affida una decisione così importante a un referendum popolare. Perché diventi legge basterà raggiungere la maggioranza semplice. Nonostante l’Irlanda sia un Paese dalla forte tradizione cattolica (l’aborto è vietato e oltre il 70% dei matrimoni viene celebrato in chiesa), nei sondaggi il fronte del sì ondeggia fra una percentuale minima del 53% e una massima del 69%.
Economia e Finanza
Pensioni – Una scala progressiva modellata su quella in vigore dal 2014 ma più “rapida”: è quanto prevede il Dl che recepisce gli effetti della sentenza della Consulta sulla legge Fornero. La bozza del testo è sul tavolo della Ragioneria per l’esame finale. Le basi di riferimento per i rimborsi sono i trattamenti minimi del 2012 e la quota di rivalutazione scende fino ad azzerarsi sopra i 2.886 euro lordi mensili. Il bonus una tantum avrà poi due tappe aggiuntive: una con il recupero del 20% sul maturato nel periodo 2014-2015, l’altra con il recupero del 50% per il 2016. Nello stesso anno, conferma il ministro dell’Economia Padoan, il governo intende introdurre nel sistema pensionistico una maggiore flessibilità.
Grecia – Resta alta la tensione sul caso Grecia, con trattative serrate per trovare un accordo sul debito prima che sia troppo tardi. Il ministro delle Finanze tedesco Schäuble non esclude il default di Atene, mentre Moody’s vede all’orizzonte una concreta possibilità di congelamento dei debiti bancari greci. Meno critico il commissario Ue Pierre Moscovici: l’accordo è possibile, sostiene, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Oggi, al summit di Riga, Alexis Tsipras incontrerà Angela Merkel e François Hollande e tornerà alla carica sulla ristrutturazione del debito. E mentre la Bce ha nuovamente alzato di 200 milioni la Ela, la liquidità di emergenza, alle banche elleniche, un portavoce del governo di Atene dichiara: senza un accordo con l’ex Troika, la Grecia non sarà in grado di rimborsare al Fmi la rata da 305 milioni di euro in scadenza il prossimo 5 giugno.