DI LAURA BERCIOUX
Un vero tour de force quello di Alfano in Sicilia che si è occupato di migrazione, lotta alla mafia e autostrade. “Il 9 maggio ci sarà l’apertura del covo di Riina che è stato confiscato ai clan e che è stato assegnato in uso ai Carabinieri. E’ un momento che riafferma la forza di uno Stato che sa vincere” ha dichiarato Alfano. Il covo di Totò Riina è una villa in Via Bernini, a Palermo, dove il boss di Corleone dimorò per la sua latitanza e che sarà la nuova sede dei Carabinieri del quartiere Uditore.
Una cerimonia si terrà quel giorno e ci saranno molti rappresentanti del Governo a Palermo. Il vertice che Alfano ha tenuto a Palermo ha avuto al centro della discussione sulla criminalità, la cattura di Matteo Messina Denaro, ancora latitante “Lo sforzo dello Stato per catturarlo è massimo. Il sequestro dei beni a persone lui vicine, ai suoi presunti o già accertati prestanomi, l’accerchiamento a persone a lui vicine, ci lascia ben sperare. Ovviamente non si possono fare delle previsioni, non c’è una data. Ed è ovvio che non è questa la sede in cui si possono dare informazioni che attengono al segreto delle indagini”, conclude Alfano.
Anche Expo è stato al centro della conferenza stampa “Non è il caso di fare polemiche nei confronti della magistratura, ritengo che in questo momento il Paese ha bisogno di unità. Esprimo l’auspicio che l’ipotesi di reato di devastazione, che prevede un massimo di 15 anni, centri l’obiettivo di punire questi farabutti con cappuccio e di punirli con il massimo della pensa”. Parole secche e decise, quelle del Ministro.
La presenza di Alfano in Sicilia ha avuto come tema anche la questione autostradale, dopo il crollo della bretella che collega Palermo con Catania. Alfano che con la dichiarazione dell’emergenza si consentirà “la demolizione del viadotto esistente, la realizzazione delle bretella di collegamento e la ricostruzione di due viadotti. Un piano studiato dall’Anas. Il Governo è pronto a dichiarare lo stato di emergenza. Si tratta di un elemento di grande importanza per dare una risposta immediata ai siciliani che si trovano ormai parti di due “Sicilie” completamente separate”. Sono pronti già tre progetti che l’Anas ha stilato con tre diverse gare: uno per la bretella di collegamento provvisorio che sarà costruita anche per il traffico di mezzi pesanti che collegherà la provinciale 24 allo svincolo di Scillato e altri due progetti per la bretella prevedono l’innesto sul viadotto. Il valore di questi lavori, spiegano i referenti dell’Anas, è di 4,8 milioni di euro per la durata di 3 mesi circa. Per lo svincolo di Scillato 2 milioni e 2 mesi di lavoro, per la demolizione dei tratti danneggiati tra Catania e Palermo, 3 milioni di euro per 3 mesi di lavoro.