DI LAURA BERCIOUX
Flavio Pagano con il suo ultimo libro per Giunti editore “Senza Paura” è tra i finalisti del Premio Bancarella. La notizia appena giunta in redazione, segna la carriera di scrittore di Flavio Pagano, giornalista e Direttore di Napoli Style.it. Si aggiunge un’altra prestigiosa tessera al mosaico di Pagano, “brillante e profonda penna” dello scrittore napoletano con questo libro ispirato ad un tema di drammatica attualità come la morte del tifoso napoletano Ciro Esposito. Flavio Pagano ha pagato la scelta di non speculare su Ciro costruendo una fiction nella quale incastrare l’evento vero e drammatico di Ciro: l’altissima giuria tecnica ha assegnato a questo e ad altri 5 libri il Premio Selezione Bancarella Sport 2015 52 edizione, i vincitori di questo premio verranno presentati alla finale del Bancarella e ne sarà selezionato solo uno il 18 luglio a Pontremoli in Toscana. Sono rimasti fuori firme importantissime del giornalismo come Gianpiero Galeazzi e De Zan. Un libro dove troneggia una dedica, una dedica rivolta a quei ragazzi che “Agli innocenti uccisi dalla follia del calcio. Per non dimenticare mai che c’era una vita dietro i loro nomi.” Ciro Esposito perse la vita dopo settimane di ospedale, dopo i tragici avvenimenti che accaddero a Roma il 3 maggio 2014: si giocava la finale di Coppa Italia: Napoli-Fiorentina. Fuori dall’Olimpico Ciro Esposito, tifoso napoletano, viene ferito a colpi di pistola durante gli scontri fra ultrà locali e napoletani. La trattativa tra forze dell’ordine e tifoseria salva lo svolgimento della partita. Nessuno di noi potrà dimenticare quelle immagini che fecero il giro del mondo, così come non le ha dimenticate Pagano che nel libro ha cristallizzato il vero dramma del calcio moderno: un tifo malato.
Qualche mese fa, Pagano, nell’intervista al Sudonline disse “Paragono il tifo, in occidente, a quello che è il fondamentalismo religioso in certe frange esasperate dell’Islam Ciro Esposito è il simbolo di tutto questo: è l’innocente che muore senza ragione, è l’agnello sacrificato nel rito, è il milite ignoto dell’assurda guerra che continuamente, ovunque, si combatte intorno al calcio: uno sport meraviglioso e al tempo stesso mostruoso,perché niente lo ferma. Sono tali gli interessi che si muovono intorno al calcio, che neanche i 39 morti dell’Eysel fermarono una finale di coppa dei campioni… e non si esita a spostare i mondiale d’inverno pur di compiacere gli sceicchi che vogliono il Mondiale nel deserto, pur sapendo che nei cantieri che costruiranno le infrastrutture nel Quatar o dove sarà, gli operai lavoreranno nelle condizioni di schiavi, di servi della gleba. Insomma il calcio è una meravigliosa passione coperta di sangue e di vergogna”. I fatti di Roma ne confermano purtroppo la natura fondamentalista del tifo. Ma torniamo al Premio Bancarella Sport.
Pagano, un commento al Premio
“E’ un gioia enorme per il prestigio europeo del Premio Bancarella Sport”.
E lo Striscione di Roma?
“Gli striscioni si commentano da soli. Non dobbiamo neanche dargli spazio, nè fomentare il lato perverso del calcio”
In questo Libro Pagano paragona il tifo estremo al terrorismo di certi fondamentalismi religiosi.
Flavio Pagano è un autore eclettico. Spazia attraverso vari generi letterari, scrivendo anche per il teatro e la tv. Nel 2011 ha ricevuto il Premio speciale Elsa Morante conRagazzi Ubriachi. Per Giunti ha firmato il saggio sull’omosessualità nello sport Il campione innamorato (con Alessandro Cecchi Paone, 2012) e il romanzoPerdutamente (2013). Collaboratore di varie testate e titolare di rubriche sportive, è direttore del quotidiano online NapoliStyle.it. Vive a Napoli, dove ha ambientato anche l’ultimo libro, I tre giorni della famiglia Cardillo (Piemme, 2014). Autodidatta per vocazione, suona violoncello e piano e ha giocato a rugby, sua grande passione. Naturalmente, tiene al Napoli.