Maria Muscarà
VI PREGO DI LEGGERE – IMPORTANTE Questa mattina alle 9,10 sono andato in visita al gruppo studi insegnamento e sperimentazione dell’Orto botanico. Ho così capito perché i nostri nonni avevano piantato i “Cedri del Libano” nei Giardinetti di via Ruoppolo (antica denominazione del Parco Mascagna).
Questi alberi sono stati scelti per la loro bellezza, resistenza e imponente dimensione (sono diffusi nei più importanti Parchi europei) sono molto prestigiosi e più importanti dei pini, sono meno soggetti alle malattie e cosa fondamentale per la scelta sono sempre verdi, con pochissima caduta fogliaria e si adattano a qualsiasi tipo di terreno.
In Italia, sono il vanto dei più prestigiosi parchi (con la debita cura sono pochissimi quelli che si sono ammalati) addirittura molti sono considerati monumento nazionale (vedi città di Ancona).
Data la grande importanza nel mondo botanico, per tagliare un albero di questo genere alto fino a 40 metri necessita di un permesso speciale (in alcuni casi addirittura nazionale) e la richiesta è dovuta solo per alberi colpiti da fulmini, uragani ed altre gravi calamità.
Il gruppo studi dell’Orto botanico (Università) aveva in passato richiesto di gestire questi alberi ma nessuno organo comunale ha mai dato questa autorizzazione. Si è permesso che negli anni le piogge dilavassero le radici scoprendole e creando la strada a insetti e marciume, si doveva tenere sempre il terreno morbido per favorire l’estensione delle radici e coprire le stesse con nuovo terreno fertilizzato.
A differenza di altri Parchi Italiani ed Europei, nulla è stato fatto.
Mi dicono che nel Parco Mascagna è stato sbagliato tutto, con le conoscenze giuste la manutenzione era minima (altro motivo che i nostri avi avevano scelto questi alberi) .
La VERGOGNA è che la incapacità dei nostri amministratori ha permesso la distruzione di questo tesoro arboreo. Ora il Vs Sodano e anche il Pres. Coppeto dicono che “forse” gli alberi tagliati saranno sostituiti da nuovi alberi, ma quali alberi ?
Visto precedenti casi, si prevede la piantumazione di piccoli pini (avuti gratuitamente dai vivai regionali), piccole quercette o similari (adatte solo per i bordo strada) o qualche piccola mimosa dal costo di pochi euro, “per dare fumo negli occhi ai cittadini” Speriamo che mi sbaglio
VI PREGO DI LEGGERE – IMPORTANTE Questa mattina alle 9,10 sono andato in visita al gruppo studi insegnamento e sperimentazione dell’Orto botanico. Ho così capito perché i nostri nonni avevano piantato i “Cedri del Libano” nei Giardinetti di via Ruoppolo (antica denominazione del Parco Mascagna).
Questi alberi sono stati scelti per la loro bellezza, resistenza e imponente dimensione (sono diffusi nei più importanti Parchi europei) sono molto prestigiosi e più importanti dei pini, sono meno soggetti alle malattie e cosa fondamentale per la scelta sono sempre verdi, con pochissima caduta fogliaria e si adattano a qualsiasi tipo di terreno.
In Italia, sono il vanto dei più prestigiosi parchi (con la debita cura sono pochissimi quelli che si sono ammalati) addirittura molti sono considerati monumento nazionale (vedi città di Ancona).
Data la grande importanza nel mondo botanico, per tagliare un albero di questo genere alto fino a 40 metri necessita di un permesso speciale (in alcuni casi addirittura nazionale) e la richiesta è dovuta solo per alberi colpiti da fulmini, uragani ed altre gravi calamità.
Il gruppo studi dell’Orto botanico (Università) aveva in passato richiesto di gestire questi alberi ma nessuno organo comunale ha mai dato questa autorizzazione. Si è permesso che negli anni le piogge dilavassero le radici scoprendole e creando la strada a insetti e marciume, si doveva tenere sempre il terreno morbido per favorire l’estensione delle radici e coprire le stesse con nuovo terreno fertilizzato.
A differenza di altri Parchi Italiani ed Europei, nulla è stato fatto.
Mi dicono che nel Parco Mascagna è stato sbagliato tutto, con le conoscenze giuste la manutenzione era minima (altro motivo che i nostri avi avevano scelto questi alberi) .
La VERGOGNA è che la incapacità dei nostri amministratori ha permesso la distruzione di questo tesoro arboreo. Ora il Vs Sodano e anche il Pres. Coppeto dicono che “forse” gli alberi tagliati saranno sostituiti da nuovi alberi, ma quali alberi ?
Visto precedenti casi, si prevede la piantumazione di piccoli pini (avuti gratuitamente dai vivai regionali), piccole quercette o similari (adatte solo per i bordo strada) o qualche piccola mimosa dal costo di pochi euro, “per dare fumo negli occhi ai cittadini” Speriamo che mi sbaglio