Politica interna
Riforma Rai – Ieri il Consiglio dei ministri ha dato l’ok alla riforma della tv di Stato. Nel testo sono contenute le indicazioni sulla nuova governance: il consiglio di amministrazione passa da 9 a 7 membri (due votati dalla Camera, due dal Senato, uno dai dipendenti Rai, due designati dal governo); il presidente sarà nominato all’interno del cda; l’amministratore delegato-capo azienda, con pieni poteri e un maggiore budget da gestire, eletto nel consiglio di amministrazione su indicazione del ministero del Tesoro. Previsti anche tagli agli sprechi pubblici. Intanto, la Consob sospende l’Opa di Ei Towers su Rai Way, in attesa che la controllata Mediaset fornisca maggiori informazioni circa l’offerta di acquisto.
Intercettazioni – Matteo Renzi mette il turbo e annuncia che la legge sulle intercettazioni arriverà entro la fine del 2015. Tempistiche confermate anche dal Guardasigilli Andrea Orlando che assicura non sarà utilizzato come veicolo la legge sulla diffamazione. L’obiettivo di Palazzo Chigi è intervenire su un doppio fronte, sempre in tema di conversazioni penalmente irrilevanti: sui pm e sui gip, vietando l’uso di quelle registrazioni, e sui giornalisti che le pubblicano comunque, con multe e sanzioni. I testi delle conversazioni saranno custoditi in una cassaforte super blindata che sarà sotto la responsabilità di un’unica persona. Intervistato da la Repubblica, anche Raffaele Cantone, Garante anticorruzione, si schiera per una nuova disciplina sulle intercettazioni: è un tema importante, dice, il problema è trovare il giusto equilibrio per permettere ai giudici di capire quali parti siano utili alle indagini e quali no.
Politica estera
Nigeria – Il Paese va oggi al voto in un clima di paura e tensione per le minacce del gruppo terroristico Boko Haram. La poltrona di presidente della Nigeria si gioca in 150mila seggi difesi da 360mila militari. I favoriti sono il presidente uscente, il cristiano Jonathan Goodluck del Partito democratico del Popolo, e il musulmano Muhammadu Buhari, ex generale golpista che guidò il Paese nel 1984-85. I sondaggi pronosticano un testa a testa mentre i precedenti fanno temere nuove violenze dopo il voto: nel 2011 morirono 700 persone negli scontro post elettorali.
Yemen – A 48 ore dall’inizio delle operazioni militari, la coalizione panaraba guidata da Arabia Saudita ed Egitto mette in campo le forza navali. Sono almeno una dozzina le navi da guerra che stanno convergendo verso Bab el Mandeb. Lo scopo è duplice: tenere aperta la navigazione verso il Mar Rosso e il Canale di Suez e controllare le acque del Golfo di Aden. Ma prima dello sbarco, Riad vuole completare la distruzione delle difese aeree dei ribelli Houthi, eliminarne i leader e indebolirne le unità, a cominciare da quelle fedeli all’ex presidente Saleh.
Economia e Finanza
Grecia – Il governo di Alexis Tsipras ha annunciato di aver inviato a Bruxelles la tanto attesa lista di riforme necessaria per sbloccare i prestiti di salvataggio ed evitare così il default. Il testo dovrebbe essere valutato già oggi dai rappresentanti di Commissione europea, Bce, Fmi, Fondo salva-stati e Grecia. In caso di esito positivo verrebbe convocato un Eurogruppo straordinario. Nella lista sono contenute misure in materia di privatizzazioni, riforme fiscali e lotta a evasione e burocrazia; il governo punterebbe a un avanzo primario dell’1,5%. Nonostante continui il negoziato per salvare la Grecia, la tensione tra Atene e Berlino resta comunque alta.
Stime sulla crescita – Secondo Confcommercio, alla fine di quest’anno davanti all’indicatore del Pil tornerà il segno positivo, e si tratterà di un consistente +1,1%. A trainare l’economia italiana, spiega l’associazione delle imprese, saranno soprattutto i grandi eventi: prima l’Expo, poi il Giubileo straordinario. Daranno il loro contributo anche il calo del prezzo del petrolio, l’euro e i tassi ai minimi. In base ai dati forniti dall’Istat, nel mese di gennaio l’industria ha subito una frenata, con il settore dell’auto in controtendenza (il fatturato è cresciuto quasi del 19%). Per ora, bisogna accontentarsi dei primi segnali di ripresa.