“Il mio regno per un cavallo”, la storica frase che chiude l’ultimo atto del “Riccardo III di William Shakespeare con un grandioso Massimo Ranieri ieri al Teatro Il Massimo di Palermo, in scena fino al 15 marzo. Ranieri firma la regia e ritorna in grande stile a teatro con l’ adattamento di Masolino D’Amico, uno dei massimi anglisti al mondo. Lui è Riccardo III ed è straordinariamente bravo: interpreta il Re cattivo, il male assoluto che alla fine sconterà tutto. Un Re gobbo e deforme, duca di Gloucester, fratello di Re Edoardo IV, che ambisce a salire al trono e per questo compie una serie di delitti: fa ammazzare il fratello maggiore e rinchiude il legittimo successore al trono di Inghilterra, ancora piccolo, nella Torre di Londra. Raggiunto il suo scopo, fa uccidere i figli di Edoardo, ripudia Anna e progetta di sposare la nipote Elisabetta. Negli ultimi due atti, il trionfo, la caduta e la morte di Riccardo.Gli spettri delle sue vittime agitano con premonizioni di rovina il sonno del re. Nonostante questo, il re si accinge a scendere in campo. Ma la battaglia è perduta; Riccardo vaga sul campo e alla fine muore. La fisicità di Ranieri è straordinaria e questo Riccardo II non fa che confermare la sua poliedrica “qualità” di artista. Le musiche sono di Ennio Morricone, composte appositamente per la piece di Massimo Ranieri. Un adattamento ambientato negli anni ’50, le scene di Lorenzo Cutuli e tutti i protagonisti in smoking e papillon e le donne in lungo, costumi di Nanà Cecchi e luci di Maurizio Fabretti. Accanto a Ranieri, Buckingham, interpretato da Paolo Lorimer, la Regina Margherita da Margherita Di Rauso, Lady Anna da Gaia Bassi, e i due sicari, Marco Manca e Mario Scerbo. Nel ruolo della Regina Elisabetta, Giorgia Salari.
(redazione)