DI SIMONA D’ALBORA
Fa ancora discutere la proposta del premier Renzi di istituire un ministero per il Mezzogiorno, dopo anni in cui la politica nazionale ha ignorato il sud, finalmente arriva una risposta: “Io sarei molto cauto, detta così potrebbe esse utile o del tutto inutile – dichiara Franco Tavella, segretario generale della CGIL Campania – dipende da chi sarà il ministro, quali saranno le sue competenze ed i suoi programmi, cosa farà, anche perché, non dimentichiamolo, il Mezzogiorno non è un problema del Mezzogiorno, ma dell’intero paese. Se questo ministero è l’occasione per catalizzare l’attenzione sui problemi reali di questa parte dell’Italia, ben venga, ma se diventa una sorta di nicchia dove relegare i problemi allora sarà inutile. Perché sul Mezzogiorno ci vuole una politica nazionale, il meridione è abitato da 20 milioni di persone, un terzo della popolazione nazionale è chiaro che è un problema nazionale e in quest’ottica va affrontato.”
Ma il ministero non può essere un’occasione per una maggiore razionalizzazione dei fondi europei e un minore spreco?
“Sicuramente sarebbe positivo che ad occuparsi dei fondi europei per il Mezzogiorno fosse un ministero e non un sottosegretario che ha già altri impegni, ma sono assolutamente convinto che ci vorrebbe un’attenzione particolare sulle condizioni complessive del Mezzogiorno. Un ministero che volesse davvero risolvere i problemi del sud dovrebbe occuparsi del rilancio industriale ormai assente, se a monte di questa operazione non c’è un programma serio di rilancio del Sud è chiaro che il ministero diventa solo un proclama e niente più.”
In questi anni si è notata la totale assenza del Governo sui problemi del sud, cosa ne pensa?
“Dobbiamo registrare la totale assenza del Governo, se si eccettuano due visite lampo al sud, incontri veloci che non hanno determinato alcunché. L’attenzione di questo Governo per il Mezzogiorno lascia molto a desiderare, occorrerebbe una svolta seria. Gli incontri lampo lasciano il tempo che trovano e non aiutano il sud. Piuttosto, aggiungerei una seria preoccupazione per il piano Finmeccanica che rappresenta un ulteriore difficoltà sul piano industriale per il sud generando uno svuotamento dell’apparato industriale, il Governo ad oggi non ha ancora difeso le aziende industriali del sud. È necessaria un’attenzione a livello nazionale senza grandi investimenti nelle strutture del Mezzogiorno, nelle ferrovie nell’Anas o anche in Finmeccanica che a Napoli è ben presente, anche il ministero del Mezzogiorno perde di qualsiasi senso”
L’unica attenzione del Governo sul sud riguarda Napoli: nel decreto Sblocca Italia è stata inserita la norma su Bagnoli, che ha suscitato molte polemiche…
“Ritengo che su Bagnoli bisogna porre l’attenzione sul conflitto istituzionale, non si può escludere la rappresentanza attiva del Comune di Napoli da quello che riguarda l’area ovest della città. Governo e regione non si possono sedere a un tavolo senza interpellare la città”.