di SIMONA D’ALBORA
Questa volta è colpa della pioggia che provoca smottamenti del terreno se c’è stato un nuovo, ma per fortuna piccolo crollo, a Pompei. A cedere è stato un muro del giardino della Casa di Severus. Insomma Pompei continua a sbriciolarsi nonostante l’area interessata sia già parte del programma di messa in sicurezza della Regio VIII previsto dal Grande progetto Pompei che ha preso il via a febbraio del 2013.
Si tratta di un intervento rilevante ed impegnativo di 105 milioni di euro tra fondi FESR e nazionali che mira alla riqualificazione di Pompei entro dicembre 2015. Fondi che serviranno per la riduzione del rischio idrogeologico, con la messa in sicurezza dei terrapieni non scavati, la messa in sicurezza delle insula e, il consolidamento e restauro delle murature, il consolidamento e restauro delle superfici decorate, la protezione degli edifici dalle intemperie, con conseguente aumento delle aree visitabili,il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
Tutti interventi necessari, perché non solo Pompei, con i suoi tre milioni di visitatori all’anno, è purtroppo vittima dell’incuria che l’ha portata allo stato di degrado in cui versa in questi ultimi anni, ma anche dei saccheggi fatti da gente senza scrupoli o amore per il nostro patrimonio culturale.
E proprio stamattina i carabinieri sono stati impegnati in una vasta operazione di perquisizione in tutta Italia ed hanno sequestrato oltre 1500 oggetti fra ceramiche, pezzi antichi e monete di inestimabile valore. Secondo gli inquirenti, esiste una vasta rete di saccheggiatori che operava e smerciava reperti provenienti da tutti i siti archeologici italiani, tra questi Paestum e Pompei. Sequestrata anche un’intera stanza affrescata rimossa da Pompei e ricostruita da un’altra parte.