Politica interna
Matteo Renzi – È intervenuto all’apertura dell’anno accademico dell’Università di Bologna, alla vigilia del suo quarantesimo compleanno. Sui fatti di Parigi ha alzato il tono dello scontro con Salvini, mai nominato ma tacciato di sguaiatezza e cialtroneria per le ultime uscite provocatorie sull’Islam e poiché ritiene che “identità sia il contrario di integrazione”. La giornata ha riservato anche spunti per la politica nostrana, grazie all’incontro presso la Granarolo con l’ex segretario Bersani. I due hanno scherzato abbassando la tensione in vista della delicata partita per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. E ancora, la battuta a sorpresa di Renzi: “Basta con la retorica giovanilista”, che potrebbe essere il preludio alla scelta di un politico di lungo corso per il dopo Napolitano. Oggi infine si terranno le primarie del Pd per le Regionali in Liguria, con la renziana Raffaella Paita che sfida l’europarlamentare Sergio Cofferati, sostenuto dalla minoranza del partito.
Centrodestra – Le forze conservatrici che non riconoscono più la leadership di Silvio Berlusconi sono venute allo scoperto ieri, in occasione di un convegno organizzato dall’ex ministro finiano Adolfo Urso. Giorgia Meloni, al fianco di Tosi e Fitto, ha parlato del lancio dell’“alternativa a un centrodestra dilaniato”, rottamando un Berlusconi “non competitivo contro un premier quarentenne”. E proprio ieri Fitto ha alzato i toni dello scontro interno a Fi, attaccando il coordinatore Toti sul suo mancato invito alla convention “Neve Azzurra”.
Politica estera
Francia – Il Paese prova a reagire allo shock delle stragi con imponenti manifestazioni spontanee che ieri hanno riempito le strade di molte città, da Nizza a Tolosa. E oggi al corteo che sfilerà a Parigi, alla presenza di numerosi capi di Stato e di Governo, è attesa la partecipazione di un milione di persone. Intanto il Ministero dell’Interno avrebbe ordinato a tutti i membri delle forze di sicurezza di “girare armati” e di cancellare ogni profilo sui social network, nella convinzione che le cellule dormienti francesi siano state attivate. Pare invece che Hayat, la compagna dell’attentatore dell’alimentari kosher Coulibaly, sia fuggita dalla Francia già una settimana fa, riparando in Siria.
Nigeria – L’offensiva degli islamisti di Boko Haram nel Nord del Paese, dove è stato proclamato uno Stato islamico affiliato al Califfato di al Baghdadi, si è arricchita ieri di una nuova macabra tecnica terroristica: una bambina di 12 anni imbottita di esplosivo è stata fatta saltare in aria con un comando a distanza nel cuore del mercato cittadino di Maiduguri; l’esplosione ha provocato la morte di almeno 20 persone. La Nigeria andrà alle urne tra un mese, col Presidente Goodluck Jonathan, incapace di contrastare l’avanzata islamica, che cerca la rielezione contro il generale Buhari, appoggiato dalla maggioranza musulmana del Nord.
Economia e Finanza
Commissione Ue – Ha preso a circolare la bozza provvisoria del Piano Juncker, che sarà votato martedì a Strasburgo. Se non ci saranno modifiche sostanziali, il documento, che sarebbe fortemente ispirato dalle richieste di Roma e Parigi, consentirà di contabilizzare le spese per investimenti fuori dal Patto di stabilità e introdurrà il mancato obbligo di rispettare il fiscal compact per i Paesi virtuosi in termini di riforme strutturali. Per l’Italia si tratterebbe di un risparmio da 8 miliardi annui.
Bce – Dopo le tensioni di Borsa sulle banche italiane, innescate dai rumors su nuovi minimi patrimoniali personalizzati e imposti dalla Bce, si è mossa ieri Bankitalia, col vicedirettore generale nonché membro del cda della Bce stessa, Fabio Panetta. Le dichiarazioni dell’economista mettono in chiaro che le lettere spedite dall’Eurotower contengono solo indicazioni già note e che “gli istituti non dovranno rafforzare il capitale di 1 euro se coprono il deficit come previsto” nei piani di rientro dopo gli stress test di fine 2014.
Grecia – Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha pubblicato indiscrezioni secondo cui la Troika riterrebbe ormai “inevitabile” un ulteriore intervento sul debito pubblico di Atene. Si starebbe ragionando su un taglio dello stock di debito da un terzo alla metà del totale.