In questo momento di diffusa incertezza economica, la sempre più frequente perdita del lavoro, il difficile accesso alla casa e l’impossibilità di condurre la propria esistenza in condizioni dignitose, rappresenta uno tra i problemi più gravi, causa di sempre maggiore esclusione sociale, per molte persone e famiglie, italiane e straniere.
Ad affrontare il delicato tema erano presenti: il sindaco di Catania Enzo Bianco, il consigliere comunale Elisabetta Vanin, il Coordinatore Sportello Avvocati di Strada sede di Catania l’avvocato Giuseppe Rapisarda; il professore Carlo Colloca dell’Università di Catania- Dipartimento Scienze Politiche e Sociali; padre Gianni Notari, parroco della Chiesa Crocifisso dei Miracoli, l’avvocato Massimo Asero, dottore di ricerca in diritto pubblico dell’Università. di Roma Tor Vergata, il Direttore Centro studi Monsignor Cataldo Naro e Gabriella Virgillito, Direttore Responsabile TeleStrada. In collegamento Skype l’Avvocato Antonio Mumolo, Presidente Nazionale Avvocato di Strada.
Il convegno è iniziato con la presentazione dei progetti collegati a La locanda del Samaritano, presentati da Padre Mario Sirica, che offre non solo un alloggio agli ospitati, ma anche la continua possibilità di risalita sociale con iniziative come Telestrada Press. Il giornale diretto da Gabriella Virgilito ha come redattori persone senza fissa dimora; la stessa direttrice durante l’incontro ha spiegato la forza di un progetto che da anni vede coinvolte parrocchie, associazioni e dal mese di gennaio anche il Comune di Catania, dove sarà possibile vendere il mensile prodotto.
Antonio Mumolo, Presidente degli Avvocati di strada, ha parlato dell’importanza di una battaglia solidale intrapresa ormai da 14 anni, un gruppo di avvocati che negli anni è cresciuto sino a diventare lo studio legale più grande d’Italia con sportelli in 38 città tra cui Catania impiegati nel difendere i meno svantaggiati ed assicurare loro gli essenziali diritti del cittadino.
Non ultima vittoria è la residenza virtuale, attivata sul territorio catanese, che permette ai senza tetto la possibilità di ottenere un indirizzo di residenza presso le sedi di alcune associazioni.
Il sociologo Carlo Colloca ha sottolineato il difficile momento: circa 76mila sono i servizi erogati tra il 2011 e 2014 a Catania, per affrontare le diverse tipologie di povertà, assoluta e relativa, tra chi non ha ambizione e vive al limite e chi, invece, non riesce a provvedere ai mezzi di sussistenza. La politica degli ultimi anni ha cercato solo di nascondere il fenomeno creando ghetti dei poveri dove i ricchi non vanno per scelta e un mondo dei ricchi dove i poveri non sono ammessi, è giunto il momento di interrompere questo bipolarismo urbano.
Il consigliere Elisabetta Vanin ha precisato che l’incontro “intende promuovere una riflessione sulle forme e la sostenibilità del concetto di benessere in questi temi di crisi e quindi di una nuova idea di welfare che coinvolga tutti gli attori sociali alla partecipazione attiva”.
Il sindaco Enzo Bianco, intervenuto durante il congresso, si è premurato di sottolineare il reale bisogno di migliorare i servizi offerti ai più svantaggiati e la vicinanza delle istituzioni.
A conclusione del convegno è stato proiettato un video, realizzato da TeleStrada, la web tv delle persone senza dimora.