Il dato non e’ ancora ufficiale, ma ci sono ormai pochi dubbi che Mario Oliverio, del centrosinistra, sia il nuovo presidente della Regione Calabria. La percentuale di voti che gli viene attribuita nel momento in cui sono state scrutinate 1809 sezioni su 2409 e’ il 61,5%, con una differenza rispetto a Wanda Ferro, del centrodestra, che e’, al momento, al 23,7%, praticamente impossibile da colmare. Gli altri tre candidati, sempre secondo questo spoglio parziale, Nico D’Ascola, di Alternativa popolare, che vede insieme Ncd e Ud, Cono Cantelmi, del Movimento Cinque Stelle, e Domenico Gattuso, de L’Altra Calabria, che si richiama alla Lista Tsipras presentata alle ultime elezioni europee, sono, rispettivamente, all’8,7%, al 4,9 e all’1,4. Quella di Oliverio, dunque, si sta profilando come un’affermazione netta, cosi’ come, peraltro, si era ipotizzato alla vigilia della consultazione, anche se non nei termini cosi’ marcati in cui si sta concretizzando. Uno dei dati significativi di questo risultato e’ che se anche il centrodestra – Forza Italia e Fratelli d’Italia-An, da una parte, e Ncd e Udc, dall’altra – si fosse presentato unito alle elezioni, non avrebbe avuto alcuna possibilita’ di vittoria, come qualcuno aveva ipotizzato recriminando sulla mancata coesione di quest’area politica, considerato il margine della vittoria di Oliverio. Il dato che fa piu’ riflettere riguarda, piuttosto, il crollo dell’affluenza al voto. I votanti sono stati il 44,10 degli aventi diritto, contro il 59,26% delle regionali del 2010, quando si voto’ in due giorni.