di Guido Maggiorani
Dopo l’ennesima sfilata di maglie azzurre uscite dagli alambicchi e dalle provette dello ”sperimentatore” Conte, dopo l’ennesima ”zingarata” slava che ha rischiato di far sospendere la partita e dopo il contentino riservato al popolo genovese falcidiato dall’alluvione(ma sarà bastata una nazionale finta e un gol di Okaka per ritrovare morale?),eccoci a riparlare di campionato,sempre più imperniato sul duello Juve-Roma.
I giallorossi aprono il turno a Bergamo e dopo neanche un giro di lancette sono già sotto contro l’attacco più scarso d’Europa(sic!),rischiano il k.o. con Boselli che quasi frantuma una traversa,ma poi riorganizzano le idee e già prima del riposo rimettono le cose a posto grazie a Llajic e Nainggolan.
Nella ripresa gli orobici tornano ad essere il peggior attacco d’Europa(ma Denis si è svegliato solo contro il Napoli?) e così la ”magica” porta a casa i tre punti aspettando in serata un favore dai ”cugini”laziali.
..Ma si sa i parenti sono serpenti,e così un Pogba stellare (due gol e un palo) esalta la ”vecchia signora” al cospetto di una Lazio che non gioca male,ma che non può far altro che arrendersi allo strapotere bianconero.Tra i due gol della ”cresta” francese trova spazio anche l”’Apache”(o scimmietta che dir si voglia) che si issa così sul trono dei bomber.Nonostante la mano…di Allegri questa Juve continua a giocare di fino e sembra proprio che anche quest’anno non ce ne sia per nessuno.
Certo è che Rudi Garcia se la giocherà fino in fondo(del resto è li a tre punti..quelli dello scontro diretto),ma al momento i ”gobbi”sembrano avere quel qualcosa in più(che non sono solo gli arbitri) che può fare la differenza.La squadra è sempre ben messa in campo,dispone di valide alternative ed ha sopratutto una difesa solida,con due centrali d’esperienza,un ottimo fluidificante dotato di cattiveria agonistica che già fa paura nel cognome(Lichtsteiner!!!) ed un Buffon che pur con qualche imperfezione,continua a dimostrare di essere duro a morire e del resto per gestire prima la Seredova e poi la D’Amico l’essere…duro mi sembra più che d’uopo.
Un raggio di sole illumina la ”Viola” Montelliana in quel di Verona:stavolta l’aeroplanino indovina le mosse e la squadra dimostra grinta e voglia di vincere. Gomez sembra finalmente ristabilito e anche se la sua fame di gol si è infranta ancora contro i legni avversari,potrà essere una buona arma per la risalita dei gigliati.Il 2-1 col quale la Fiorentina si aggiudica la gara del ”Bentegodi” sono senz’altro un’ottima iniezione di fiducia per una squadra che merita probabilmente una classifica migliore.
Al grido di..”venghino signori venghino” Zemanlandia monta le tende al San Paolo ed il suo circo non manca mai di offrire il consueto divertimento,così il giocoliere Ibarbo e l’acrobata Farias confezionano un pirotecnico 3-3 con la complicità del solito Napoli aduso ormai a regalare punti alle cosidette piccole ogni volta che sembra aver già chiuso la partita.
In pratica si assiste al ”remake” della partita col Palermo con Rafael e i suoi degni compari che si confermano maestri nel gioco delle ”belle statuine”.Certo che con questa ciurma in difesa e con l’ammiraglio Hamsik sempre più in balia delle onde il terzo posto appare già un traguardo più che soddisfacente per la flotta azzurra di Benitez.
Nelle altre gare,colpo gobbo del Sassuolo che infilza il ”Toro”con una banderilla di FloroFlores a 3′ dalla fine,e si regala una classifica importante. Gloria in trasferta anche per l’Empoli che passa sul corpo di un Parma del quale ormai si è persa ogni traccia. Pari di ”routine” tra Udinese e Chievo(con il duecentesimo gol di Totò Di Natale:”chapeau!!)e tra Cesena e Samp con”Miha” che perde l’occasione per portarsi al terzo posto,e ringrazia una sciagurata autorete di un virgulto cesenate che gli evita addirittura il k.o.
Riposti nelle tasche i fazzoletti intrisi di lacrime”made in Mazzarri’,Psy-Thoir si affida allo stile ”glamour” del Mancio che viene chiamato subito all’esame derby contro il suo collega contemporaneo Pippo Inzaghi insieme al quale deliziava le platee degli anni 80 e 90,con magie e reti d’autore.Adesso in panca Pippo è solo agli inizi mentre Mancini ha già assaporato diverse soddisfazioni e glorie anche oltrefrontiera e i tifosi interisti si augurano vivamente che stavolta ne sappia una…più del diavolo.
Alla fine ne esce un pari sia nei gol che nei legni,lasciando negli occhi dei 60000 di San Siro(dove hanno fatto fuori le ultime tribune a 400 euro..alla faccia della crisi…e figuriamoci se giocavano per lo scudetto!!!) un misto di delusione e di speranza.
Per ora è una Milano da bere solo a piccoli sorsi…quella dei Sacchi e dei Mourinho che faceva ubriacare..chissà quando ritornerà. Alla prossima!