“Non abbiamo alcuna difficoltà a istituire il registro delle unioni civili, anzi ribadisce la laicità delle Istituzioni. Siamo completamente favorevoli e siamo già al lavoro per la sua definizione”. Lo ha spiegato a un quotidiano locale il sindaco di Pompei Nando Uliano. Secondo quanto disposto dal primo cittadino della città mariana infatti potranno registrarsi come coppie gay, proprio di fronte al Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, dove si trovano gli uffici comunali. Pieno appoggio all’istituzione di un registro per le unioni gay e per le coppie di fatto, sull’onda di quanto ha già fatto a Roma il sindaco Marino.
“Nel registro – ha affermato Uliano – vi verranno riportate anche le unioni tra persone dello stesso sesso e trascritti i matrimoni contratti all’estero. È un’esigenza molto sentita dalla società a cui va data una riposta ed è, a mio giudizio, un segnale di civiltà e apertura mentale. Le condizioni sociali sono cambiate e così come le necessità dei cittadini. Quello di Marino è un gesto sicuramente provocatorio, ma non è la prima volta che certe ‘rivoluzioni’ partono dal basso. I sindaci possono e devono fare la propria parte, ma oggi più che mai è necessario intervenire anche con una legge dello Stato perché non ci siano più disuguaglianze”. La ‘rivoluzione’ di Uliano rappresenta per il territorio una provocazione forte almeno quanto quella del sindaco di Roma. “D’altronde – ha ribadito il primo cittadino di Pompei – non faremmo altro che allinearci alle grandi democrazie occidentali. Essere tutelati giuridicamente in caso di malattia o decesso del proprio compagno è un diritto inviolabile che non può essere vincolato al giudizio di pochi. Finché non viene lesa la dignità e la libertà altrui, le persone, uomini, donne o omosessuali che siano, devono essere liberi di operare le proprie scelte senza condizionamenti. Si tratta di una scelta politica dal grande valore innovativo che la mia amministrazione, operante in una città dal respiro internazionale, non può disattendere”