Fra i fedelissimi di Renzi non si è fermata la voce delle prossime elezioni. E per aggirare il nodo della legge elettorale e arrivare alla riforma, come chiede il Quirinale, ci sarebbe un piano B. “Un emendamento straordinario – scrive Claudio Cerasa sul Foglio ‘in treno con un pezzo grosso del governo’ – che in caso di voto anticipato andrebbe a sbloccare la situazione, abrogando l’emendamento precedente, quello firmato ad aprile da Alfredo D’Attorre (che vincola l’entrata in vigore della nuova legge elettorale al Senato solo dopo l’approvazione della riforma costituzionale)”. Nelle conversazioni ‘intercettate’ sulla linea Roma-Bologna si parla anche della corsa al Quirinale. “Sarà questa la battaglia più intrigante del prossimo anno. ‘Cosa vuoi che ti dica? Matteo è chiaramente alla ricerca di un presidente giovane, donna, non legata a vecchi assetti di potere. Vuoi che ti dica che la vuole anche bionda? Vuoi che ti dica che la vuole con un cognome che finisce con -inotti? Chiede l’amico, sempre più curioso. E gli altri? Veltroni, il Prof? Chi è il Prof? Prodi!. Niente, impossibile: se sono stati 101 l’altra volta questa volta sarebbero 202. Non ci sono le condizioni. Berlusconi non lo voterebbe mai. “E Veltroni?. Troppo indipendente. Piacerebbe molto a Berlusconi ma Matteo non vuole nessuno della vecchia guardia che possa presentarsi come un contropotere. E quando se ne parlerà?. La partita si gioca nei primi mesi del prossimo anno. Entro Pasqua sono convinto che sarà tutto più chiaro’”