Politica interna
Parlamento – L’accordo politico tra Pd e Forza Italia per eleggere alla Corte costituzionale Luciano Violante e Antonio Catricalà continua a non reggere alla prova del voto in Parlamento. I presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso hanno rinviato a lunedì, ribadendo “l’assoluta urgenza di un esito positivo delle votazioni”. Anche per il Csm non sono stati fatti passi avanti, infatti dei restanti cinque membri da eleggere ce l’ha fatta solo Antonio Leone.
Sanità – Braccio di ferro tra governo e Regioni sui tagli alla sanità, con i governatori che hanno alzato un muro di proteste contro l’ipotesi di una riduzione della spesa di 3 miliardi di euro. Palazzo Chigi ha fatto sapere che l’intenzione non è di ridurre i servizi, ma gli sprechi. Il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino ha dichiarato: “Col governo abbiamo siglato in agosto un patto d’onore sulla sanità: se si rompe, viene meno il rapporto di fiducia e collaborazione”.
Politica estera
Isis – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, commemorando le vittime degli attentati dell’11 settembre 2001, ha annunciato: “Colpiremo e distruggeremo l’Isis, ma senza impiegare truppe di terra”. Dieci Paesi arabi hanno aderito alla coalizione internazionale per sconfiggere l’Isis, ma la Russia ha sostenuto che gli Stati Uniti non possono agire senza un mandato dell’Onu.
Ucraina – L’Unione europea ha deciso l’entrata in vigore delle nuove sanzioni economiche contro la Russia, accusata di ingerenza nella crisi in Ucraina. Le misure prevedono il divieto per i giganti russi del petrolio di finanziarsi in Europa. La Russia ha minacciato di rispondere con misure che potrebbero colpire i settori dell’auto e dell’abbigliamento.
Economia e Finanza
Europa – Alla vigilia delle riunioni dell’Eurogruppo e dell’Ecofin a Milano, la Banca centrale europea ha puntato il dito contro l’Italia e ha messo in dubbio il raggiungimento dell’obiettivo del deficit al 2,6% del Pil nel 2014. Il presidente della Bce Mario Draghi ha invitato a rimuovere gli ostacoli per fare ripartire gli investimenti, facendo procedere di pari passo le politiche strutturali, di bilancio e monetarie, mentre il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha chiesto un piano comune europeo per la crescita.
Eni – La Procura di Milano sta indagando su una presunta corruzione internazionale che vede al centro l’Eni, che avrebbe pagato una tangente di 1 miliardo e 90 milioni di dollari per l’acquisto di una concessione di un giacimento petrolifero in Nigeria. Nel registro degli indagati è stato iscritto anche il nuovo amministratore delegato Claudio Descalzi. L’Eni ha ribadito la propria estraneità da qualsiasi condotta illecita.