di Laura Bercioux
Franco Maresco fa il suo appello per “Belluscone” una storia siciliana, il film ha vinto il Premio Speciale Orizzonti della Critica alla 71 Mostra del Cinema di Venezia. Il film è boicottato da chi non ha gradito che si parlasse del Cavaliere. Ne è stata richiesta la “rimozione” dalle sale.“In un momento in cui il cinema indipendente, dichiara Franco Maresco,avrebbe bisogno di una strategia che non si arrende al mercato, mi pare delirante e autolesionistico ammazzare quei film che in sala fanno fatica a conquistare gli spettatori nelle sale. Nel caso del mio Belluscone questo autolesionismo, continua Maresco nel suo appello, rivela una inadeguatezza colpevole e l’assenza di una strategia di sostegno al cinema, da parte degli addetti ai lavori e di quelle istituzioni che dovrebbero intervenire. Resto basito nell’apprendere che già in questa settimana, a fronte di un apprezzamento sempre più crescente da parte del pubblico , gli esercenti di alcune città italiane, sono costretti , loro malgrado a fare posto ai colossi del mercato americano, levando dalle sale il mio film già in sala distribuito dalla Phartenos”.
Un film che racconta il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure di un impresario palermitano (interpretato dal critico Tatti Sanguineti) di cantanti neomelodici e organizzatore di feste di piazza ma che è anche la crisi esistenziale del regista e della sua creazione evolutiva.Nel film le interviste a Marcello dell’Utri e aGaspare Mutolo , gli interventi di due cantanti neomelodici fan di Berlusconi, con canzoni a lui dedicate. E poi l’arresto del manager di feste di piazza Ciccio Mirra, arrestato nel 2013 per le sue frequentazioni con soggetti mafiosie scene tratte da Cinico TV e filmati di archivio. Intanto il film è primo tra i film italiani richiesti nelle sale: le copie sono passate da 38 a 48.