“I nostri sforzi non danno ancora risultati veri e la terra dei fuochi è ancora assoluta emergenza, ma alla fine vinceremo noi”. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in un’intervista ad Avvenire racconta la determinazione del governo: “La terra dei fuochi era e resta un’assoluta priorità; non molliamo nemmeno di un millimetro”, dice. Poi svela il piano di fine 2014: “Entro cento giorni sarà svolta vera. Arriveranno nuovi soldati perché è vitale garantire una maggiore presenza dello Stato sul territorio. La mappatura delle zone andrà avanti con maggiore attenzione e con più velocità: abbiamo individuato le aree a rischio e vietato la vendita dei prodotti coltivati su quelle terre. L’obiettivo ora è completare quel lavoro e offrire in sei mesi una fotografia dettagliata dell’emergenza. Entro l’anno contiamo anche di completare lo screening e capire sul serio quali sono i rischi sulla popolazione e quali gli interventi da mettere a punto per arginarli”.
Poi scuote la Campania e difende i termovalorizzatori: “Abbiamo Regioni come la mia Emilia Romagna con otto termovalorizzatori e altre dove non si possono fare. In Emilia lei ha mai visto gente scendere in piazza? Ecco il punto: ci sono realtà che provano a capire mettendosi nelle mani della scienza e altre dove prevale un’illogica emotività. Li metterei senza nessuna esitazione. Io faccio vivere i miei quattro figli in Emilia Romagna con un termovalorizzatore a tre chilometri da casa. Se avessi solo la sensazione o il sospetto che possano fare male sarei il primo a scendere in piazza per difendere la salute dei miei ragazzi. Ma non è così, non fanno male. E allora dico alla gente del Sud e alle popolazioni campane: meno emotività, fidiamoci della scienza”. Quindi la proposta: “Sono pronto a dire sì a dei comitati di controllo sul funzionamento dei termovalorizzatori. Comitati con rappresentanti degli enti locali e della popolazione”.
Infine una riposta sul futuro dell’orsa Daniza che vive in Trentino: “Va catturata perché la scienza ci dice che è pericolosa. Ho chiesto di capire e in una relazione tecnica c’è la strategia, c’è quello che dobbiamo fare. Quell’orsa ha un comportamento aggressivo. Sia se è con i piccoli, sia se sta da sola. Può essere un pericolo per le persone e io metto prima l’incolumità della gente e dopo le pressioni di certi ambientalisti e animalisti. Daniza sarà catturata e finirà in Trentino in un’area protetta. E i piccoli – sempre dagli studi scientifici – sopravviveranno da soli. È la soluzione migliore ed è quello che faremo”.