Un avviso di garanzia al sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture e trasporti Vincenzo De Luca, del Pd, e a sette componenti della giunta comunale. Lo hanno notificato i carabinieri del comando provinciale che hanno sequestrato l’intero cantiere del «Crescent», l’imponente edificio in corso di costruzione a ridosso del lungomare di Salerno.
Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno a carico di 30 persone, riguarda la variante al Piano Urbanistico Attuativo adottata il 16 marzo 2009 che consentiva l’acquisizione delle aree demaniali sulle quali poi è sorto il cantiere. Indagati anche i responsabili delle imprese riunite nella «Crescent srl» che sta eseguendo i lavori.
Il progetto del «Crescent» prende forma nel 2007, con le prime delibere della giunta comunale di Salerno che affida la progettazione definitiva per un emiciclo di cemento, progettato dall’architetto catalano Ricardo Bofill. Alto 30 metri, esteso per 300 metri e con una volumetria di 90mila metri cubi, dovrebbe ospitate alloggi privati a ridosso del mare, sul lungomare di Salerno, con parcheggi interrati. E dal 2009 è cominciata la battaglia dei comitati «No Crescent» e di«Italia Nostra», che hanno presentato dodici esposti alla Procura della Repubblica di Salerno, l’ultimo inoltrato il 12 aprile scorso anche al presidente del Senato Pietro Grasso. I comitati nei vari esposti hanno sempre parlato di grave rischio idrogeologico dovuto all’impatto dell’opera sulla spiaggia di Santa Teresa e nei pressi di un corso d’acqua sotterraneo, il Fusandola.