Oggi, alle 21, a due riconosciuti protagonisti del teatro contemporaneo, Enzo Vetrano e Stefano Randisi sarà consegnato il decimo Premio Annibale Ruccello 2014, sul palcoscenico del Teatro Giardino di via Pasitea, Saranno premiati dal sindaco di Positano, Michele De Lucia, nell’ambito dell’XI Edizione del Positano Teatro Festival, diretto da Gerardo D’Andrea. Il Premio consiste in un’originalissima opera dal titolo “Disegnare la Maschera” ideata e realizzata da Riccardo Dalisi, architetto, designer, scultore e pittore. Dopo la proclamazione seguirà l’atteso spettacolo “Totò e Vicè” che i due autori, attori e registi, Vetrano e Randisi, hanno tratto ispirandosi all’opera del compianto poeta Franco Scaldati.
La giuria del premio composta da Giulio Baffi, La Repubblica; Moreno Cerquetelli TG3; Stefano de Stefano, Corriere del Mezzogiorno; Cecilia Donadio, RAI TG Regione; Titta Fiore, Il Mattino; Diego Paura, il Roma, ha assegnato il Premio con la seguente motivazione:
“Per aver contribuito con il proprio lavoro drammaturgico ed attoriale alla realizzazione di un’idea intima ed archetipica del teatro, ora luogo della narrazione, ora dimensione della rievocazione, prima fucina del corpo e della lingua, poi materializzazione del sogno e della visione. Un’idea del teatro che li ha condotti a confrontarsi con “Totò e Vicè”, lavoro malinconicamente universale di Franco Scaldati, nel quale hanno calato con sensibilità poetica e concreta lucidità scenica, il senso stesso del rapporto drammatico, irrisolto ed interlocutorio dell’umanità con l’essenza sostanziale delle cose sensibili, e la suggestiva proiezione di quelle impercettibili”.
“Ricevere il Premio Annibale Ruccello è per noi motivo di orgoglio e di grande commozione – spiegano i due autori – Innanzitutto perché è un premio di grande prestigio che ha saputo, negli anni, riconoscere e rendere onore a un teatro che sa parlare al cuore, attraverso l’impegno di autori e attori che non si stancano di ricercare: nuovi linguaggi, nuove espressività e rinnovato rapporto col pubblico, trovando sempre il modo di emozionare e di stupire, ed in questo Annibale Ruccello è stato Maestro ed esempio per diverse generazioni di teatranti.
Ma essere premiati proprio per Totò e Vicé, che questi intenti esprime con sublime leggerezza e profonda poesia, è il regalo più grande che potevamo immaginare per Franco Scaldati. Franco aveva scritto la prima versione molti anni fa, ma ha continuato a far vivere i due personaggi, seguitando a limare, aggiungere, riscrivere le loro battute fino all’ultimo, per noi, dopo aver visto la nostra versione. Ci aveva permesso, con grande generosità, di rendere il suo linguaggio meno criptico, più comprensibile, perché aveva capito che in cambio avremmo restituito a Totò e Vicé un’anima nuova, più comunicativa. Così è stato, lui ne è stato felice e oggi questo premio ce ne dà ulteriore conferma.
Ci auguriamo che questo riconoscimento possa servire da impulso alla pubblicazione e alla realizzazione di altri testi scritti da Franco – che sono tantissimi – e che meritano una riscoperta e una fortuna analoghe a quelle dei bellissimi testi che ci ha lasciato Annibale Ruccello. In un panorama teatrale così difficile per la produzione e la circuitazione di autori contemporanei questo premio guarda a un futuro di nuove scoperte e di nuovi linguaggi. Ringraziamo la giuria del premio, la critica che ha accolto questo spettacolo con parole di grande elogio, ma anche e soprattutto il pubblico che ha risposto allo spettacolo con grande affetto e tantissimi applausi” .
Note Biografiche
Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976. Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, hanno condiviso fino al 1982 l’esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore, l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva. In seguito hanno formato e diretto per dieci anni una compagnia all’interno dellaCooperativa Nuova Scena di Bologna.
Nel 1995 hanno fondato l’Associazione Culturale Diablogues, che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale alla progettazione e realizzazione di festival ed eventi teatrali unici in luoghi di particolare interesse artistico e culturale.
Dal 1999 una creativa e fruttuosa collaborazione con Le belle bandiere ha avviato uno studio sui testi classici, che ha fatto conoscere e apprezzare il lavoro di ricerca teatrale di Vetrano e Randisi anche in circuiti e teatri di tradizione. Dal 2005 i due registi hanno formato una compagnia di attori con cui hanno realizzato un’antologia del teatro pirandelliano (L’uomo, la bestia e la virtù, Pensaci, Giacomino!, I giganti della montagna, L’uomo dal fiore in bocca, Sgombero, Trovarsi).
Vincitori del Premio Eti-Gli Olimpici del Teatro nel 2007, del Premio Hystrio-Anct nel 2010, e del Premio Le maschere del Teatro Italiano 2011. Vetrano e Randisi sono inoltre presenti nel Dizionario dello Spettacolo del Novecento (edito nel 1998 da Baldini e Castoldi).