Analisi impietosa dell’Istat: nel primo trimestre del 2022 la crescita delle retribuzioni contrattuali rimane contenuta. Considerata la persistenza della spinta inflazionistica, nel 2022, ci sarà una perdita di potere d’acquisto valutabile in quasi cinque punti percentuali. Incrementi retributivi basati sull’inflazione effettiva si segnalano solo per il settore del legno