Giuseppe Setola, boss dell’ala stragista del clan dei Casalesi, condannato all’ergastolo più volte, ha rivolto oggi accuse al pm antimafia Cesare Sirignano durante un’udienza del processo per estorsione agli imprenditori Passarelli. Dopo avere ottenuto il permesso di rendere dichiarazioni spontanee, Setola si è rivolto al pm chiamandolo per nome e lo ha accusato di volere “sterminare la sua famiglia” facendo condannare parenti e amici. Per tre volte durante l’udienza in corso davanti IV sezione del Tribunale, presieduta da Loredana Acierno, si è rivolto in maniera minacciosa al pm antimafia, anche se non è la prima volta che accade. Analoghi episodi infatti si sono verificati anche durante udienze di altri processi a suo carico che hanno visto dalla parte dell’accusa il pm antimafia Sirignano.
Il magistrato ha ascoltato oggi anche Gennaro Cardillo, imprenditore accusato di favoreggiamento nei confronti di Setola e di altri componenti il suo gruppo. Cardillo, rispondendo alle domande del pm, ha ammesso di avere visto un complice di Setola con cappello da cow-boy in testa, entrare nel locale Aramacao di sua proprietà, durante una cena con il boss Setola e i fratelli Passarelli, con un carrello colmo di armi e Setola ha ammesso di essersi incontrato con i Passarelli in quell’occasione armato di Ak47 e pistola. Secondo l’accusa i fratelli Passarelli furono oggetto di un’importante richiesta estorsiva in quell’occasione.