Giornata di tensioni e polemiche per il leader della Lega, Matteo Salvini, a Napoli. Con un duro confronto fra il sindaco della città, Luigi de Magistris e il Prefetto che ha letteralmente “ordinato” ai vertici della Mostra d’Oltremare di aprire le porte per il comizio dell’esponente politico, nonostante lo stop deciso ieri dai responsabili della struttura. A spingere il Prefetto su questa posizione, la decisione del ministro dell’Interno, Minniti, di dare a tutti la possibilità di esprimere le proprie opinioni. Una mossa che De Magistris ha invece respinto sia dal punto di vista politico che istituzionale. “Si poteva tranquillamente trovare un’altra location”, ha aggiunto de Magistris. Nel frattempo è partita anche la contestazione dei centri sociali. Non c’è il sindaco: Ci sono invece la moglie del sindaco, assessori e presidente del Consiglio Comunale. In piazza anche una escavatrice
Da parte sua, il leader della Lega, tende la mano alla città: “Io voglio parlare con i napoletani che sono fuori da questa sala e che non credono piu’ a Renzi, de Magistris, Emiliano, a tutti questi chiacchieroni. A loro voglio parlare e sono felicissimo di essere qua”.
“Napoli era una capitale mondiale prima che il centralismo romano negasse tutto e derubasse tutto e tutti. Credo che valorizzare le diversita’ di questa Italia, che e’ bella perche’ e’ lunga e diversa, sia fondamentale. Vent’anni fa – ha aggiunto – era un’Italia diversa. Adesso l’Italia deve vincere tutta assieme. Vogliamo pensare in grande e Napoli e in tutto il Sud, sono troppo importanti per lasciarli in mano a i de Magistris o i Crocetta di turno”.
Per quanto riguarda le offese di 18 anni fa, Salvini non ha dubbi: “Le scuse ai napoletani le ho gia’ fatte 18 volte, altrimenti non sarebbero qua oggi. Iniziamo a proporre un futuro per i loro figli, parliamo di questo che e’ piu’ importante”