Prima l’annuncio, poi — su richiesta della stessa sindaca di Torino — il faccia a faccia in Procura. Chiara Appendino è indagata per falso ideologico in atto pubblico in relazione al bilancio del 2016. Il reato è contestato alla prima cittadina, al capo di Gabinetto Paolo Giordana e all’assessore al Bilancio Sergio Rolando, nell’ambito dell’inchiesta su Westinghouse. Al centro dell’indagine i 5 milioni di euro che il Comune di Torino avrebbe dovuto restituire a Ream, partecipata della Fondazione Crt che nel 2012 — quando alla guida della città c’era il centrosinistra di Piero Fassino — aveva acquisito il diritto di prelazione sull’area dove sorgerà il nuovo centro congressi di Torino. La somma non è stata però versata, né iscritta a bilancio ma considerata come un debito fuori bilancio.Scoperta una lettera che la sindaca inviò all’assessore al Bilancio Sergio Rolando e al direttore della Divisione Finanza Anna Tomoni nella quale affermava «con riferimento alla prossima sottoscrizione dell’Accordo di Programma» che «stante le trattative in corso su varie partite aperte con la Città, non è prevista la restituzione dei 5.000.000 di Euro anticipati da Ream spa nel dicembre 2012 a titolo di caparra».