La riproduzione in cartone, a grandezza naturale, del campanile della chiesa di San Pietro Barisano nei Sassi è la simbolica architettura con cui Matera ha dato inizio al conto alla rovescia per il 2019, anno in cui sarà celebrata come capitale europea della cultura. La gigantesca struttura, ideata dall’artista francese Olivier Grossetête, è stata costruita da centinaia di studenti e cittadini di Matera e questo pomeriggio sarà smontata pezzo per pezzo ed i materiali verranno avviati a riciclo.
La struttura è alta 19 metri, larga 17 e profonda 14 e ieri sera, all’inizio del ‘countdown’, è stata la suggestiva quinta della scalata a mani e piedi nudi dell’artista francese Antoine Le Molinel in un’esibizione che ha impressionato il pubblico e tenuto tutti anche con il fiato sospeso nei momenti in cui è stato raggiunto l’apice del campanile. La festa di comunità del ”meno uno” è proseguita stamane.
In base al programma della Fondazione Matera Basilicata 2019, il direttore Paolo Verri ha presentato i 27 project leader e sono stati presentati i progetti della scena creativa lucana che costituiscono il 50 per cento della pianificazione culturale di Matera 2019. In calendario sono previste anche quattro grandi mostre, in collaborazione e coproduzione con altre città italiane ed europee, che rappresenteranno l’evoluzione della civiltà dell’uomo. Il dossier ”Open Future” si basa, inoltre, su due progetti pilastro che sono già in atto, vale a dire l’Open Design School e l’I-dea, l’istituto demoetnoantropologico che costituirà un ”archivio degli archivi” della Basilicata.