Politica interna
Elezioni in Sicilia. Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra per la Regione Sicilia, concluderà gli utlimi giorni di campagna elettorale prima del voto di domenica senza avere al proprio fianco i suoi principali sostenitori Matteo Renzi e Angelino Alfano. Il segretario del Pd è sbarcato in Sicilia solo per un blitz ( un’ora in tutto) in una saletta di un albergo catanese frettolosamente riempita di candidati e amministratori dem, prima di volare negli USA. Alfano invece non si fa vedere dal 14 ottobre. Prende sempre più corpo quindi lo scenario di uno scontro Grillo – Berlusconi, che ieri ha parlato in un comizio a Palermo: annunciato l’addio al bollo sulla prima auto, alle imposte sulle prima casa e alle tasse su donazioni e successione. Attacco poi al M5S: “Non posso immaginare che voi siciliani cadiate nella mani dei Cinque stelle. L’86% di loro non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi perché non ha mai lavorato in vita propria. Sono pauperisti e giustizialisti”.
Centrosinistra. Le parole del segretario del Pd Matteo Renzi, a margine del primo summit dell’Obama Foundation: “Il populismo grillino vuole il reddito di cittadinanza, noi possiamo guardare in faccia gli italiani dicendo che abbiamo creato un milione di posti di lavoro e che faremo ancora di più. II secondo punto riguarda il populismo leghista. La sicurezza non può essere sventolata come un vessillo ideologico, dopo che la Lega ha tagliato tutto quello che poteva nel finanziamento delle forze di polizia. Loro giocano il tema della sicurezza sulla paura; noi sulla responsabilità e la creazione di un’idea positiva dell’identità”. Ma il contesto del centrosinistra rimane turbolento. Mentre Bassolino annuncia l’addio al Pd (“Imporre la fiducia sul Rosatellum è stato un errore, perché si è impedito di migliorare la legge e si è prodotto un danno alla democrazia, nel senso della decisione politica e della partecipazione. Si poteva introdurre il voto disgiunto o avere meno nominati. Invece ci sarà un ritorno a 25 anni fa, quando la sera del voto non sapevamo chi avrebbe governato”), la presidente della Camera Laura Boldrini rompe gli indugi e annuncia che si siederà nelle poltrone di prima fila del teatro Golden di Roma in occasione della manifestazione che segnerà il lancio elettorale di Giuliano Pisapia e del suo Campo progressista.
Politica estera
Attentato a New York. Ieri l’uomo che ha ucciso otto persone investendole con un furgone nella pista ciclabile lungo il fiume Hudson, a New York, è comparso in aula, su una sedia a rotelle, davanti alla Corte che ha formalizzato le accuse: “terrorismo, strage, aiuto materiale all’Isis”. “Avrei voluto continuare a uccidere”, avrebbe detto Sayfullo Saipov, 29 anni, nato in Uzbekistan, esponente di un estremismo attivo da lungo tempo anche in Europa, come dimostrato dall’indagine del 2008 che ricostruì un network in Olanda, Francia e Germania con radici profonde nei santuari afghani e pachistani. Dura la reazione del presidente USA Trump, che ja promesso di voler cancellare il programma usato da Saipov per entrare nel Paese e poi ottenere la residenza, una lotteria ideata per garantire la diversità dei visti: “Chiedo immediatamente al Congresso di avviare i lavori per abolirla”, ha detto il presidente, che ha aggiunto di voler inviare Saipov a Guantanamo.
Scandalo molestie. Ieri sera il ministro della Difesa britannico Michael Fallon ha dato le proprie dimissioni in conseguenza dello scandalo molestie scoppiato a Westminster. Il ministro ha riconosciuto che la sua condotta in passato non sia stata all’altezza “degli standard richiesti a chi è a capo della Forze armate”, ammettendo un episodio avvenuto circa 15 anni fa ai danni di una giornalista durante una cena ufficiale, anche se si sospettano altri casi. Dalla premier May al leader dell’opposizione Jeremy Corbyn al presidente del parlamento John Bercow, adesso tutti promettono “tolleranza zero”. Lo scandalo è partito da una piccola fonte di informazione che, fin dal nome, si ripromette di “farli saltare in aria”, ovvero dal sito Guido Fawkes, gestito da Paul Staines, un irlandese che ha fatto il broker, il pierre di rave party, lo studioso della rivoluzione sandinista in Nicaragua e che è stato socialdemocratico, conservatore, anarchico, libertario.
Economia e Finanza
Pensioni e manovra. Probabile l’ok del Parlamento al rinvio dell’aumento dell’età pensionabile. Emendamenti al decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio sono stati presentati in Senato sia dalla maggioranza, Pd in testa, sia dall’opposizione per far slittare di sei mesi, cioè al prossimo giugno, il termine entro il quale il governo deve decidere l’adeguamento dell’età di ritiro dal lavoro. Intanto i tecnici del governo stavano lavorando su due ipotesi più soft: la proroga al 2019 dell’Ape social, che consente ai lavoratori più svantaggiati di avere un assegno anticipato di 1500 euro a carico dello Stato a partire dai 63 anni d’età e l’esclusione dell’aumento dell’età pensionabile per le 11 categorie di lavori gravosi che rientrano nella stessa Ape social, che amplierebbe la platea degli aventi diritto di circa 15mila unità. Parallelamente, nel testo sul piano Industria 4.0 arrivano due conferme, per le proroghe di iper e superammortamento, e la novità del credito d’imposta per la formazione. I governo stima un impegno per lo Stato di circa 8,2 miliardi spalmato però in 10 anni per prolungare i benefici fiscali vigenti sull’acquisto o il leasing di macchine utensili e impianti.
Banche. Il Pd al Senato presenta un emendamento al decreto fiscale, connesso alla legge di Bilancio, che consentirebbe alle banche creditrici di procedere all’ azione di recupero di un bene prima che la procedura fallimentare, egli eventuali ricorsi, siano completamente definiti, venendo quindi incontro alla volontà del ministro Padoan, dopo un iniziale stop di Palazzo Chigi. Proprio ieri Standard & Poor’s ha alzato il rating su 11 istituti italiani: “Migliori prospettive economiche potrebbero anche sostenere il merito del credito nel settore privato e aiutare le banche a ridurre gli ampi stock di esposizioni non performing”, sostiengono gli analisti americani, che si attendono un calo dell’esposizione nlp al 13-15% nel 2019, dal 18,7% dello scorso giugno, grazie anche alle grandi operazione di cessione e cartolarizzazione portate avanti dagli istituti. Intanto negli USA Casa Bianca ha notificato al governatore della Fed Jerome Powell l’intenzione del presidente Trump di nominarlo presidente della Federal Reserve. Ieri intanto la Federal Reserve non aveva sostanzialmetne cambiato l’orientamento della sua politica monetaria, né ha tentato di alterare le attese dei mercati.