“Noi continuiamo a parlare di reddito di cittadinanza, che non e’ una opzione, ma una fatale necessita’. Non si tratta, anche se molti la interpretano cosi’, di una misura basata su una logica assistenzialistica, ma di un ribaltamento delle priorita’ e della visione della societa’. Lo Stato che paga vitalizi ai politici e bonus super-milionari ai manager, che creano lavoro, ma spesso fanno anche grossi danni, deve occuparsi o no di garantire un reddito di dignità a tutti i cittadini? Una prospettiva che interroga e impegna diverse forze sociali”. Lo ha sottolineato il leader M5s Beppe Grillo, in una lung intervusta al quortidiano della Cei Avvenire. “E’ un processo – ha evidenziato Grillo- generato dalla radicale trasformazione del lavoro per la degenerazione delle regole (pensate solo all’orrore del Jobs Act), per gli effetti della globalizzazione (che mette in concorrenza i giovani cinesi con i giovani italiani) e anche a causa della progressiva trasformazione dei processi produttivi (che gia’ stanno procedendo, verso un’automazione completamente deregolamen- tata). Noi proponiamo qualcosa che ormai e’ chiaramente inevitabile per redistribuire ricchezza e garantire decenza: basterebbe togliersi di dosso idee vecchie e stereotipate e guardare il mondo per quello che è”.