Cambia il mondo della dirigenza del settore pubblico. Il Cdm ha approvato in via preliminare il decreto che – secondo quanto affermato dal premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei Ministri – consentira’ “un nuovo modello” della dirigenza, che “insiste sul premio di risultato anziche’ sulla posizione”. Il decreto, infatti, prevede che i dirigenti pubblici siano inseriti nei ‘ruoli unici’, che abbiano incarichi a tempo (quattro anni) e rinnovabili (per due anni) e siano sottoposti a valutazione, con il rischio di decurtazioni allo stipendio e, se si resta senza incarico, il licenziamento o la retrocessione a funzionario. Renzi ha anche sottolineato come si investa in formazione perche’ “non servono solo ottime professionalita’, ma anche un sistema con uno scheletro forte di presenze”. Il decreto, la cui approvazione era attesa gia’ il 10 agosto scorso, doveva ottenere l’ok oggi perche’ scadra’ domenica la delega; il testo passa quindi alle Camere per i pareri.