“Dalle notizie in nostro possesso, si è trattato di un commando e sembrerebbe che due sono state le pistole che hanno fatto fuoco”. Lo ha dichiarato Vincenzo Esposito, zio del giovane tifoso napoletano ferito sabato durante gli scontri avvenuti fuori all’Olimpico di Roma, prima della partita di Coppa Italia. “
Abbiamo pensato di costituire una sorta di pool difensivo insieme ai legali degli altri due ragazzi arrestati – ha annunciato Vincenzo Esposito – ricordiamo che i romani hanno prima aspettato che passassero gli ultras partenopei e poi hanno cominciato a lanciare pietre e petardi contro gli autobus dei napoletani. Mio nipote è sceso dall’auto ed corso in aiuto di quelli che erano sul bus, dove c’erano anche bambini”. Lo zio del tifoso ricoverato al Gemelli di Roma, da Napoli, ha lanciato l’appuntamento per sabato pomeriggio in piazza Dante alle 16 per un presidio “non solo per mio nipote – ha ribadito – per tutti coloro che pensano che Napoli non sia solo stereotipi e fatti negativi”.
Per chiarire e appurare i fatti Vincenzo Esposito ha poi chiesto a tutti di scrivere alla mail cirosiamonoi@libero.it : “Io voglio solo che sia fatta chiarezza – ha sottolineato – e ricordare che mio nipote non è un delinquente, se volete quando starà meglio vi faccio vedere le sue mani, sono callose, di un lavoratore”.