Hanno contato i giorni che li separavano dall’agognata salvezza certificata dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Imprese, scritto appositamente per la loro fabbrica, senza però mai smettere di ricordare che la strombazzata “riconversione” era sostanzialmente “una presa in giro”. Una speranza che, ora, per i 440 operai della Whirpool di Napoli si è frantumata davanti al peggiore degli scenari possibili: il decreto sulle crisi aziendali – approvato salvo intese e che dovrebbe essere pubblicato a giorni – per la multinazionale di elettrodomestici contiene “interventi non sufficienti a garantire la profittabilità dello stabilimento di Napoli e la competitività di Whirlpool in Europa, Medio Oriente e Africa”. E che “l unica soluzione è dare una nuova missione produttiva al sito”.

SECONDO l’azienda i 16,9 milioni di euro previsti dal dl imprese per il biennio 2019-2020 non bastano più, perché gli incentivi sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60% della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia, compresi anche quelli di Fabriano e Melano e gli impiegati negli uffici.

Una comunicazione che di fatto scavalca il tavolo delle trattative, aumentando –a pochi giorni dall’incontro al ministero con le parti sociali (il 6 settembre), il clima di confusione su questa vertenza.

Fonte. Il Fatto