“ Il grave episodio dell’accoltellamento di due ragazzi, accaduto, durante la notte della legalità, nella centralissima via Luca Giordano al Vomero, era ampiamente prevedibile alla luce anche di numerosi analoghi episodi verificatisi, pure in un recente passato, sempre nei fine settimana, lungo le strade del quartiere collinare, causati da bande di giovinastri provenienti dai quartieri periferici della Città – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Nonostante il dispiegamento delle forse dell’ordine era palesemente impossibile poter controllare la massa di alcune decine di migliaia di minorenni che hanno invaso le strade e le piazze “.
“ Bisognava assolutamente evitare la realizzazione di manifestazioni di questo tipo, anche sulla scorta di pregresse esperienze, che, creando assembramenti di bande di giovinastri in una zona con specifici precedenti, potevano facilmente e prevedibilmente sfociare in episodi gravi come quello accaduto – prosegue Capodanno -. Si potrebbero individuare responsabilità anche di chi ha organizzato l’evento e di chi l’ha autorizzato, laddove poteva essere bloccato, per ragioni di pubblica sicurezza “.
“ Si è stati anche fortunati perché poteva andare anche peggio ma questo non può e non deve essere di consolazione – puntualizza Capodanno -. Certo i coltelli non sono stati trovati per strada ma c’era una volontà precisa, da parte di chi è partito da casa con il coltello in tasca, di aggredire, con la consapevolezza di poter ferire e anche uccidere. Una volontà malvagia che ha trovato terreno fertile nell’incapacità degli organizzatori di capire, e dunque di evitare, il grave pericolo al quale esponevano gli ignari partecipanti, per lo più giovani con tanti minorenni. E i fatti lo dimostrano “.
“ Peraltro i vomeresi, alla luce dei precedenti, avevano già intuito la pericolosità insita nella manifestazione e per questo se ne sono rimasti chiusi nelle loro abitazioni o sono migrati altrove prima che iniziasse – sottolinea Capodanno -. Così come i commercianti che, per la maggior parte, hanno abbassato le saracinesche all’orario consueto, temendo anche furti e rapine da parte delle bande delinquenziali calate nel quartiere “.
“ Il danno d’immagine per il Vomero che, sino a pochi anni fa, era considerato uno dei quartieri bene di Napoli, frequentato dalla media e alta borghesia, conosciuto in tutto il mondo, anche per la presenza di beni culturali come quelli dell’area di San Martino, con il castello, la certosa e il museo, è di notevole gravità – stigmatizza Capodanno -. Infatti, a seguito dell’episodio delinquenziale, il Vomero è finito sulle prime pagine della cronaca nera e nei servizi del Tg nazionale. I rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto e organizzato l’evento, palesemente fallimentare, anche rispetto alle prefisse finalità di legalità, dovrebbero trarne le dovute conclusioni, dimettendosi “.
“ Peraltro- continua Capodanno -, oltre a diversi episodi delinquenziali accaduti durante una notte che tutto può definirsi fuorché della legalità, anche per la presenza di numerose bancarelle e venditori abusivi, va rimarcato il notevole impegno economico, sostenuto con pubblico danaro, per gli straordinari dovuti sia per la presenza delle forze dell’ordine sia per mantenere aperti fino a notte inoltrata i mezzi del trasporto pubblico e infine per ripulire, a manifestazione terminata, l’area interessata, ridotta a un letamaio “.
“ A fronte di tutto ciò nessun beneficio ne è venuto alla collettività, se non una notte di disagi e di paure- conclude Capodanno -. Ci auguriamo che iniziative del genere non vengano mai più organizzate o che comunque, chi di dovere, ne impedisca la realizzazione, così come ci auguriamo che venga fatta piena luce su tutte le responsabilità, non solo dunque degli esecutori materiali, dei gravi e prevedibili episodi che si sono verificati nell’occasione “.