“ Cinque mesi di chiusura per i lavori di ristrutturazione della sola area del Belvedere della Villa Floridiana sono decisamente troppi – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e fondatore su Facebook del gruppo “ Riappropriamoci della Villa Floridiana” che conta oltre 1.500 iscritti -. Sono anni che ci battiamo perché questa villa, unico polmone di verde pubblico a disposizione di un quartiere che conta circa 50mila residenti, venga restituita in sicurezza alla piena e totale fruizione dei cittadini “.
“ Mi pare che la montagna abbia partorito il più classico dei topolini – stigmatizza Capodanno -. Anche perché molti dei viali e delle aree della villa borbonica, sui quali non è dato sapere, al momento, se e quando saranno effettuati i necessari interventi, potrebbero continuare a rimanere chiusi, mentre praticamente, per tutta la primavera, uno dei più bei panorami del capoluogo partenopeo, che si può ammirare proprio dal belvedere e che, per questa ragione, quotidianamente richiama migliaia di visitatori, non solo italiani ma anche stranieri, rimarrà interdetto al pubblico, riaprendo, se tutto va bene, così come annunciato ufficialmente sul sito, il 30 giugno prossimo “
“ In verità, a distanza di quasi quindici mesi dalla firma della convenzione tra il Comune di Napoli e la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli, sottoscritta il 20 novembre di due anni or sono, poco o nulla sembra cambiato – sottolinea Capodanno -. Purtroppo rispetto ai transennamenti presenti da lungo tempo, che impediscono ai visitatori l’accesso a buona parte del parco, non si riscontrano sino ad oggi novità percettibili. Va aggiunto che, anche recentemente, per ragioni di sicurezza il parco è rimasto nuovamente chiuso, così come avvenuto già in diverse occasioni negli ultimi tempi “.
“ Non è più possibile tollerare questo stato di cose che appare del tutto inaccettabile – continua Capodanno -. Proprio all’atto della sottoscrizione della convenzione, avvenuta tra strette di mano e sorrisi, era stato chiarito che la Sovrintendenza avrebbe continuato ad avere cura del museo e della custodia, nel mentre il Comune si sarebbe assunto l’onere della cura dei parchi e dei giardini con l’obiettivo di aprire progressivamente integralmente la Villa, affinché fosse del tutto fruibile ai cittadini, cosa che sopo più di un anno non si è per nulla verificato, e la sola ristrutturazione del Belvedere, peraltro con lavori di così lunga durata, non risolve, se non parzialmente, gli annosi problemi del giardino storico “.
“ Aggiungo che la villa Floridiana, con l’annesso museo Duca di Martina, rappresenta, anche se allo stato solo sulla carta, un grosso contenitore culturale – aggiunge Capodanno -. Basti pensare al meraviglioso Teatrino di Verzura, realizzato dal Niccolini nel 1817, che durante la primavera e l’estate, laddove fosse reso accessibile, potrebbe essere utilizzato per spettacoli all’aperto anche in considerazione del fatto che, in occasione dei mondiali ’90, la villa fu dotata di un impianto d’illuminazione per consentire l’apertura pure nelle ore serali. Senza considerare poi che, all’interno del parco, esistono una serie d’immobili che potrebbero essere destinati a ludoteche per bambini e a sale a disposizione delle persone anziane “.