DI LAURA BERCIOUX Ricordate quando abbiamo affrontato la storia del Citrus Tristeza, il virus che distrugge milioni di piante e che potrebbe spazzare via l’oro siciliano? Gli agrumi? Bene, il pericolo dell’indotto economico agrumicolo è seriamente in pericolo. Ne avevamo già parlato in questo articolo. L’agrumicoltura ora è davvero in pericolo e Mario Guidi Presidente nazionale di Confagricoltura e Gerardo Diana Presidente Federagrumi scrivono al Ministro per affrontare con immediata tempestività il problema in vista della stagione per le importazioni. Ecco il testo della lettera scritta il 12 maggio 2015:
“Caro Ministro, come noto, la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa sta provocando ingenti danni al nostro territorio, sia in termini economici ed ambientali che di immagine complessiva del nostro Paese. I danni, tra l’altro, stanno interessando diversi comparti, quello olivicolo in prima battuta ma, in misura preoccupante anche quello vivaistico che ne sta facendo le spese a causa di una cattiva informazione. Purtroppo, e questo è il rammarico più grande, non è la prima volta che il nostro paese deve pagare il conto a causa di un sistema inefficiente di controlli alle frontiere europee. Fatale ad esempio – per il comparto agrumicolo – è stata la scoperta del Citrus Tristeza Virus, una malattia che ha messo a dura prova le imprese del settore che, ancora oggi, sono alle prese con la gestione della situazione che ha causato sia un mancato reddito che un incremento di spese per gli investimenti in nuovi impianti. Come ben sai l’agricoltura è uno dei comparti d’eccellenza della nostra agricoltura, con 130mila ettari di superfici investite che coinvolgono 80mila aziende e, ad una produzione che, per l’80% è concentra tata in due regioni del meridione. Se ad oggi nel territorio italiano venisse introdotta una nuova malattia, la situazione del settore diventerebbe catastrofica. L’inadeguatezza degli interventi previsti nel corso degli anni scorsi ha messo a rischio il comparto ancora una volta. Questa situazione è diventata insostenibile; non possiamo più permetterci di essere così blandi nelle misure da mettere in atto. Non dobbiamo ricordarTi quanto accaduto negli anni passati con le importazioni di agrumi dal Sud Africa in piena emergenza “macchia nera” nonostante lo studio dell’EFSA che dichiarava l’elevato rischio di contaminazione. Si approssima l’avvio della campagna di importazione dall’altro emisfero e, considerato il nostro background, abbiamo bisogno di sapere che verranno messi in atto dei controlli seri ed efficaci in tutti i punti di accesso per tutelare la nostra agrumicoltura. E’ necessario abbassare la soglia di tolleranza e prevedere quindi l’immediata sospensione delle importazioni degli agrumi in cui si riscontra la prima intercettazione, che si tratti di Citrus Back, Citrus Canker o Huanglongbing che provengano da Sud Africa o da Sud America (in particolare Brasile e Argentina) o da qualsiasi altro Paese arischio. Nel ringraziarTi a nome dei produttori agrumicoli italiani per quanto potrai disporre a riguardo, Ti offriamo la possibilità ad un incontro per discutere insieme di questa e di altre problematiche all’interno del Piano Agrumi da Te annunciato”. Mario Guidi – Gerardo Diana.