Dal 2014 al luglio 2017 si sarebbe  reso protagonista di atti di libidine e palpeggiamenti nei confronti  di due ragazzine poco meno che diciottenni, che frequentavano la sua  stessa comitiva. Con questa accusa un operaio di 27 anni, marocchino,  E.R., residente stabilmente a Ceglie Messapica, in provincia di  Brindisi, con precedenti di polizia per furto, lesioni e resistenza a  pubblico ufficiale, è stato sottoposto a una misura cautelare in  carcere. Le due minorenni, che l’uomo riteneva evidentemente un  giocattolo di sua proprietà, sono state fatte oggetto anche di  ripetuti atti persecutori (molestie, aggressioni verbali e  strattonamenti) unitamente ai rispettivi giovani fidanzatini, con i  quali avevano comunque iniziato delle stabili frequentazioni  sentimentali, quasi fossero responsabili questi ultimi di avergli  sottratto l’oggetto delle sue perversioni.       Quando le ragazze hanno trovato il coraggio di confidarsi con qualcuno al di fuori della cerchia delle persone coinvolte, la vicenda è  arrivata a conoscenza dei carabinieri che hanno poi individuato le  vittime e, conseguentemente, raccolto le loro denunce. Il  provvedimento di custodia cautelare è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari, Paola Liaci, su richiesta del sostituto  procuratore della Repubblica Luca Miceli.