Il presidente dell’Arcigay di Napoli, Antonello Sannino, ha chiesto un “incontro urgente” al sindaco partenopeo, Luigi de Magistris, affinché “siano messi in campo interventi strutturati sul territorio visto l’aggravarsi della situazione” nei confronti di omosessuali e trans. “Bisogna tenere alta l’attenzione su questo rigurgito di violenza omo-transfobica che sta emergendo anche grazie alle persone che decidono di denunciare le violenze subite”, ha detto Sannino riferendosi a una serie di episodi che si sono verificati, nelle ultime settimane in città. L’ultimo, in ordine di tempo, è l’aggressione subita da un ragazzo gay napoletano che sarebbe avvenuta la serata di martedì 5 luglio nel quartiere Ponticelli, nell’area orientale del capoluogo campano.
In un post su Facebook e sulla pagina internet dell’associazione si parla di “ennesimo caso di omofobia” ricostruendo quanto sarebbe accaduto. “Avvicinato da una macchina, Lino F., è stato prima aggredito verbalmente dai tre uomini a bordo e poi – rende noto Arcigay – anche fisicamente da due di questi che, scesi dalla macchina, lo hanno preso a calci e pugni fino a quando l’arrivo di una macchina non li ha fatti allontanare”.
“Dopo essere stato medicato all’ospedale Villa Betania, il ragazzo ha sporto regolare denuncia. Dopo alcuni giorni, e dopo aver letto dell’ennesimo caso di violenza ai danni di una persona trans, Lino – si ricostruisce – ha deciso di denunciare anche pubblicamente quanto accaduto, sottolineando la matrice omofobica del fatto, visto che gli aggressori non hanno preso né il cellulare, né la borsa con tutto il suo contenuto”. La denuncia presentata alla polizia, si apprende dalla Questura, è del 26 giugno scorso e non del 5 luglio scorso e, secondo quanto reso noto, il ragazzo sarebbe stato fatto bersaglio con una lattina.