Se dovessero davvero decidere di incrociare le braccia, negli uffici pubblici – ma non solo – ci sarebbe un grosso problema. Con la loro presenza garantiscono la sicurezza all’ingresso del Tribunale, degli uffici del Giudice di pace, delle sedi di Inps e Inail, giusto per fare qualche esempio. Questa volta i vigilantes che aderiscono a cgil, Cisl e Uil hanno deciso di scioperare con tanto di manifestazione in piazza: le date ipotizzate sono l’1 e il 2 febbraio, ossia venerdì e sabato, rispettivamente a Milano e Napoli. «Dopo lo sciopero e la grande manifestazione nazionale del maggio scorso – spiegano esponenti delle sigle sindacali Filcams, Fisascat e Uil- Tucs, che nei giorni scorsi hanno diramato una nota -, le associazioni delle imprese della vigilanza e del comparto della sicurezza privata avevano dichiarato l’intenzione di procedere speditamente nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Tra novembre e dicembre il confronto aveva finalmente consentito di affrontare nel merito alcuni dei temi importanti. A gennaio e, da ultimo, nell’incontro del 16, invece, abbiamo assistito a un nuovo rallentamento e alla riproposizione di richieste impercorribili». Da qui, dunque, il duro attacco: «Le associazioni datoriali non sono state in grado di dare risposte sui temi che, congiuntamente, avevamo posto all’ordine del giorno e hanno chiesto di affrontare le loro richieste in materia di maggiore flessibilità nel mercato del lavoro e per il trattamento della malattia».