Il canone Rai sarà alimentato dai fondi della Lotteria Italia. “La ‘gabella’ sparirà per come la conosciamo, e con essa il tradizionale bollettino di pagamento che utilizziamo per versarla. In campo arriverà, questo è ormai certo, la Lotteria Italia – scrive REPUBBLICA -. Gli italiani, in altre parole, finanzieranno la televisione pubblica acquistando i biglietti della storica Lotteria nata con la Canzonissima del lontano 1958. Questa sarà la prima gamba del finanziamento. La seconda gamba sarà legata alla capacità di spesa delle famiglie. Possibile che pagheremo un’imposta di consumo, più alta per alcune tipologie di acquisti più costosi, che verrà poi girata alla Rai. Ma su questo secondo meccanismo il governo ancora lavora”. Ieri, inoltre, l’Agcom ha approvato a maggioranza (col voto contrario del presidente Antonio Cardani) lo “sconto” per le frequenze tv: “Le due maggiori società televisive con Raiway e Elettronica Industriale, pagheranno ciascuna 13 milioni da quest’anno per l’uso dei 5 multiplex che hanno in concessione per la durata di 18 anni. Il sistema è stato è stato modificato a causa del passaggio dal sistema analogico al digitale che ha convertito il decreto legge Semplifica Italia, il quale ha stabilito che a pagare il canone per le frequenze siano gli operatori di rete, mentre prima pagavano le società televisive sulla base dei fatturati – riporta IL GIORNALE -. Nel provvedimento dell’Agcom, che non mancherà di essere contestato, si ipotizza comunque anche un ‘glide path’ ovvero un percorso di riduzione del canone per quei soggetti che sono considerati ‘nuovi entranti’. Lo scorso 6 agosto l’Autorità per le comunicazioni aveva esaminato i nuovi criteri per il canone annuale delle frequenze ma aveva deciso di non procedere all’approvazione della delibera, sospendendo di fatto la decisione. Ieri però l’Agcom, anche se divisa al suo interno, ha deciso comunque”.