Si è svolto stamane, presso la sede regionale del PD, su invito del segretario regionale Assunta Tartaglione, l’ incontro trai rappresentanti delle forze politiche che partecipano alla costituenda coalizione di centrosinistra per le imminenti elezioni regionali. All’ incontro ha partecipato Vincenzo De Luca, candidato Presidente. Erano presenti, precisamente, i rappresentati del Partito Democratico, del Partito Socialista Italiano, di Scelta Civica, dell’ Italia dei Valori, dei Repubblicani Democratici, dei Verdi, di Centro democratico, di Campania in rete .
Le forze politiche presenti hanno espresso la volontà di dare vita ad una forte e coesa coalizione, in grado di rivolgersi all’elettorato campano per affermare una svolta radicale nel governo regionale.
I rappresentati di Scelta Civica si sono riservati di comunicare le definitive decisioni in esito al completamento del confronto in atto in seno ai propri organismi dirigenti.
Il candidato Presidente ha anche ricevuto mandato per verificare le possibilità di ampliare la coalizione con la partecipazione di Sel, sulla base di un approfondito confronto programmatico, anche considerato il comune obiettivo di aprire una nuova fase di cambiamento, rilevate le notevoli affinità di intenti con le altre forze del centrosinistra. Nel contempo , per le medesime finalità, saranno verificate le condizioni di ampliamento della coalizione con il coinvolgimento di forze politiche del campo moderato e della società civile.
Nell’ambito della coalizione saranno presenti liste di programma come Campania Libera, già presente nella precedente consultazione, e la lista di diretto riferimento al candidato Presidente, rivolta al mondo delle professioni, della imprenditoria e della cultura. Unanime posizione è stata espressa dai presenti in merito alla necessità di adottare criteri trasparenti e rigorosi nella selezione delle candidature , contro ogni pratica di mercato politico.
Nel corso dell’ampio confronto sono stati individuati i più qualificanti punti programmatici che dovranno caratterizzare la futura azione di governo. In primo luogo, in queste settimane sarà mantenuta alta la vigilanza e la critica nei confronti delle iniziative clientelari ed a scoperto scopo elettoralisitico, messe in campo dalla giunta Caldoro e di cui si hanno già estesi e deprecabili segnali in queste ore. Infatti, il programma di cambiamento muove, in primo luogo, da un giudizio nettamente critico sugli ultimi 5 anni di governo regionale . Sbandierati successi, come a proposito del presunto risanamento dei conti della Sanità, nascondono la realtà della cancellazione di servizi essenziali per i cittadini. Tra gli obiettivi individuati, assumono rilievo fondamentale le scelte per garantire una prospettiva di sviluppo equilibrato ad ogni territorio della Regione Campania: fascia costiera, aree urbane e zone interne. Elemento trainante e coerente per tale sviluppo è il rilancio del ruolo di Napoli, capoluogo regionale che dovrà guidare la nuova Campania. Napoli è capitale del Sud e dovrà essere protagonista della nuova Italia in campo nazionale ed internazionale. Non c’è sviluppo senza un contrasto totale alla delinquenza organizzata ed ad ogni forma di collusione fra i poteri criminali e le funzioni pubbliche.
La Regione dovrà essere una casa di vetro, con trasparenza assoluta sulla attività amministrativa e legislativa. Scelta qualificante è un decentramento forte verso i comuni e le autonomie locali, in particolare modo rispetto alla area metropolitana di Napoli. In campo ambientale occorre cancellare in modo definitivo le tante emergenze rimaste irrisolte in questi anni (terra dei fuochi, siti inquinati, bonifiche). Occorre, inoltre, una macchina organizzativa efficiente, a partire dal taglio delle consulenze inutili e clientelari e la valorizzazione dei meriti e delle professionalità. Occorre assolutamente emplificare le procedure burocratiche.
Nella gestione del territorio, a 10 anni dalle legge 16/2004, occorre affermare un virtuoso raccordo fra competenze urbanistiche regionali e strumenti urbanistici locali . Nella gestione dei servizi pubblici bisogna mettere al centro il cittadino . Nel ciclo delle acque va affermato il carattere pubblico del servizio di distribuzione e di gestione delle utenze, aprendo a forme di partenariato pubblico/privato nella gestione del servizio di depurazione. In campo sanitario occorre chiudere la stagione dei tagli lineari ed indiscriminati .
Avviare una cancellazione progressiva e mirata dei ticket sanitari . Rilevanti risorse per una sanità dei cittadini possono essere ricavate dalla eliminazione di 300 milioni di “sanità passiva”. E’ essenziale, inoltre, affermare un rapporto equilibrato tra sanità pubblica e privata. In campo sociale, una sfida da vincere è un piano straordinario degli asili nido, cancellando la vergogna, che ci vede oggi, anche in questo campo, gli ultimi della lista.
È necessario, altresì, rimettere al centro dell’azione di governo il ruolo della Istruzione e della formazione come effettivo ed efficace strumento di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Nel campo del trasporto pubblico, unitamente ad un piano integrato ferro/gomma/mare, occorre agevolare l‘accesso delle utenze deboli: studenti , pendolari e lavoratori e pensionati.
Il decollo economico della nuova Campania dovrà poggiare su scelte strategiche che valorizzino le voocazioni territoriali e le opportunità di sviluppo: un grande distretto turistico di valore internazionale, rete di distretti logistici per la mobilità delle merci, riqualificazione delle aree Asi, valorizzazione delle eccellenze ( avio spazio ) . Vocazione irresponsabilmente mortificata in questi anni è quella dello sviluppo agricolo. La promozione delle produzioni campane anche contrastando campagne interessate e mistificatorie, dovrà rilanciare il valore delle produzioni campane come parte essenziale del made in Italy nel mondo.
La filiera agro-alimentare potrà coniugare le eccellenze di questo settore con i centri di ricerca ed i cicli di trasformazione industriale. Condizione essenziale per la ripresa economica della Campania è l’utilizzo non dispersivo e clientelare dei fondi europei. Occorre concentrare le risorse, a partire dalla programmazione 2014-2020, su progetti forti e credibili, dentro un’ idea coerente di sviluppo del territorio.
Una Campania moderna e civile è, innanzitutto, una Campania sicura. Occorre definire un accordo quadro con il Ministero dell’Interno per un piano straordinario di sicurezza dei quartieri e delle nostre città. Il controllo del territorio è condizione essenziale perché i cittadini si sentano più liberi. La sicurezza, inoltre, è anche un tema di impegno sociale. La Regione attraverso un accordo con l ‘ Agenzia Nazionale dei beni confiscati, favorirà l ‘acceso alla gestione di questi beni da parte dei comuni e delle associazioni di volontariato.