Gli Stati uniti hanno fatto alzare in volo i loro caccia, dopo aver rilevato la presenza di due bombardieri russi a lungo raggio TU-95 a circa 100 miglia dalla costa dell’Alaska nella notte tra lunedì e martedì. Lo scrive il New York Times. E’ la prima volta che accade da quando Donald Trump è presidente degli Usa. I due velivoli hanno volato vicino all’isola Kodiak, nella cosiddetta Zona d’identificazione della difesa aerea. Due caccia “stealth” F-22 e un E-3 si sono alzati in volo per seguire i bombardieri, ha spiegato la portavoce del Comando aerospaziale nordamericano Lauren Hill. Il contatto è avvenuto per diversi minuti. Poi i velivoli russi si sono diretti verso la loro base in Russia orientale, ha spiegato Hill. Dal 2007 gli Usa hanno intercettato circa 60 volte bombardieri russi nella loro zona d’identificazione aerea. Il 4 luglio 2015 bombardieri russi hanno volato lungo le coste dell’Alaska e della California, arrivando a 40 miglia da Mendocino, in California. Tuttavia, con l’arrivo alla Casa bianca di Trump, il fenomeno era sparito. Finché le ultime evoluzioni hanno riportato il barometro dei rapporti Mosca-Washington a segnare tempesta.