A denunciare un caso singolare dopo 32 anni è l’imprenditore praiese Matteo Cassiano, presidente dell’Isola di Dino club nonché amministratore unico e legale rappresentante della Fincass, società che opera nel settore immobiliare in tutto il territorio nazionale.
A scoprire un vero e proprio vaso di Pandora, un’ordinanza di ripristino dei luoghi, a seguito di un controllo richiesto alla Polizia Municipale, su un immobile di proprietà della società rappresentata da Cassiano e acquistato, nell’assoluta buona fede, nel lontano 1984.
“In quegli anni – spiega Cassiano – a Tortora l’abusivismo edilizio l’ha fatta da padrone, e si è perpetrata ai danni dei tortoresi e dei proprietari di unità immobiliari una vera e propria truffa. Secondo alcune sommarie verifiche, si ipotizza che l’intera zona sia stata realizzata sotto l’egida dell’abuso edilizio più selvaggio. Imbarazzante è, però anche il fatto che l’attuale Amministrazione comunale e gli uffici preposti non abbiano la capacità o la volontà tecnica, politica e amministrativa di fronteggiare questa vergognosa situazione che lede numerose famiglie le quali, negli anni addietro, sono state truffate da un’autentica organizzazione a delinquere”.
Nello specifico gli edifici realizzati in quegli anni non corrispondono ai piani approvati in sede di progettazione e, di conseguenza, la costruzione risulta abusiva.
“Si tratta – continua l’imprenditore praiese – di una vera e propria truffa finalizzata alla speculazione edilizia, realizzata in fase di costruzione, consentita, promossa e attuata da tecnici, amministratori, costruttori e professionisti che in quegli anni hanno autorizzato, edificato e poi venduto, unità immobiliari viziate da gravi difformità urbanistiche e strutturali. A seguito dell’omertà tecnica e politica, la soluzione odierna (in alcuni casi dopo 30 anni) pare essere quella di mettere gli attuali proprietari truffati nella condizione di dover abbattere queste costruzioni. Nella demolizione, che in alcuni casi avverrà nei prossimi giorni, salvo sospensioni dell’ultimo minuto, bisognerà tenere conto di eventuali rischi statici, strutturali e igienico-sanitari che si verrebbero a creare nell’eseguire le ingiunzioni di demolizione.
Non sarebbe dunque un caso isolato. A Tortora sembrano essere diversi gli edifici non conformi alle disposizioni di legge e per i quali i cittadini truffati dovranno procedere, di tasca propria al ripristino di uno stato dei luoghi.
“Da segnalare, infine, lo strano comportamento delle istituzioni locali. Secondo Cassiano, persiste una faida politica/istituzionale interna che tutti conoscono, ma nessuno vuole ammettere apertamente e che va solo a discapito dei cittadini che vengono soffocati da una strumentalizzata burocrazia e dalle manie persecutorie che danneggiano l’Ente, ma soprattutto la cittadinanza”.
L’imprenditore, scoperto il caso, ha provveduto a sporgere denuncia – querela nei confronti di un noto costruttore e di due ingegneri locali per i reati di truffa e falso, e nel contempo, ad informare la Procura della Repubblica di Paola degli accadimenti che interessano una delle principali zone urbanizzate del comune di Tortora.