Lunedì 25 giugno la SVIMEZ organizza un seminario sul tema “L’Università nel Mezzogiorno”, in occasione della presentazione del numero 3 della REM (Rivista Economica del Mezzogiorno) diretta da Riccardo Padovani.
L’obiettivo è mettere a confronto posizioni anche diverse sul tema delle Università che vivono oggi in Italia la fase di grave disagio, diffusa peraltro in tutto il sistema formativo nazionale, e in particolare delle Università del Sud, le quali rischiano un progressivo indebolimento di quella funzione essenziale, di vera e propria “leva” sociale ed economica, che nel Mezzogiorno hanno storicamente svolto e continuano a svolgere come catalizzatore al servizio dello sviluppo dei territori.
Posizioni che si articolano su un ventaglio molto ampio. Tra quanti ritengono che le recenti riforme, introducendo parametri e vincoli che, rispondono essenzialmente a impellenti esigenze di congruità finanziaria, incidano in particolare sulla parte più debole del sistema, ponendo sotto crescente pressione le istituzioni e le «autonomie» accademiche meridionali. Quanti, invece, suggeriscono di introdurre una riserva di risorse aggiuntive da destinare agli Atenei del Mezzogiorno, sulla base di obiettivi di policy espliciti, che tengano conto dei fattori di svantaggio del territorio, ma da allocare comunque sulla base di criteri di efficienza e premialità. E quanti, infine, non sottovalutando le problematiche di un modello di finanziamento unico e indifferenziato per tutte le Università statali quale quello adottato, temono che ciò penalizzi i piccoli Atenei ubicati prevalentemente nel Mezzogiorno e, più in generale, in aree a più basso sviluppo socio-economico.
Non c’è dubbio che il tema dell’Università torni oggi ad imporsi con forza come vera e propria «questione», di fronte alle situazioni di criticità che hanno caratterizzato il sistema formativo italiano già dalla metà dello scorso decennio, relative alla progressiva contrazione delle risorse economiche e alla diminuzione degli immatricolati in tutto il Paese. Recentemente poi le modalità di distribuzione delle risorse, le procedure per il reclutamento e la valutazione delle attività didattiche e di ricerca degli Atenei hanno acutizzato tali problematiche, con pesanti riflessi soprattutto per le Università meridionali.
La questione dell’Università nel Mezzogiorno, pertanto, torna prepotentemente d’attualità e così viene letta nelle analisi anche recenti della SVIMEZ, in quanto appare strettamente collegata ai più ampi problemi della disoccupazione giovanile, della migrazione intellettuale e del diverso rilievo che il capitale umano può assumere in un mercato del lavoro «dualistico» qual’è quello italiano.