di NADIA PEDICINO
Supportare le imprese campane e della provincia di Napoli ad intercettare le opportunità di crescita verso gli Usa e il Brasile.
Con questo obiettivo UniCredit, in collaborazione con l’Unione Industriali di Napoli, ha organizzato il “Forum Usa e Brasile”, che si è svolto oggi presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli, in Piazza dei Martiri. L’iniziativa, a cui hanno preso parte rappresentanti di circa 130 aziende della provincia di Napoli, ha avuto lo scopo di illustrare agli imprenditori presenti come sviluppare la propria attività verso due mercati strategici per dimensioni, collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti italiani.
Durante la giornata è emerso che gli Stati Uniti ed il Brasile risultano tra i principali partner commerciali delle imprese della provincia di Napoli. Nel 2014, infatti, il valore delle esportazioni della sola provincia di Napoli verso gli Usa è stato di circa 830 milioni di euro, mentre le importazioni sono state di quasi 500 milioni di euro. Rispetto al 2013, le vendite dal territorio napoletano verso gli Stati Uniti hanno registrato una flessione del 16%, mentre gli acquisti sono cresciuti del 12%. Il valore delle esportazioni della provincia di Napoli verso il Brasile è stato superiore ai 100 milioni di euro e le importazioni sono state di quasi 50 milioni di euro. Rispetto al 2013, le vendite dal territorio napoletano verso il Brasile hanno registrato un aumento del 26%, mentre gli acquisti sono progrediti di un 3%.
“Siamo fortemente impegnati a promuovere iniziative concrete finalizzate all’internazionalizzazione delle nostre imprese – dichiara Ambrogio Prezioso, Presidente dell’Unione Industriali di Napoli. Siamo consapevoli che la crescita della dimensione globale delle nostre aziende si realizza sia favorendo l’accesso ai mercati esteri da parte di chi non ha ancora varcato i confini nazionali, sia supportando le imprese già internazionalizzate, che possono rivelarsi trainanti per una evoluzione complessiva dell’intero sistema produttivo locale. Il Forum organizzato con UniCredit si inquadra in una strategia organica di sviluppo portata avanti dalla nostra associazione e fondata su un metodo collaborativo e partecipativo, volto a coinvolgere tutti i principali stakeholder nel processo di internazionalizzazione delle imprese, dalla Regione alla Camera di commercio, dalle banche, all’Ice alla Simest, alla Sace, alle Agenzie di attrazione degli investimenti”.
Per Colombia A. Barrosse, Console Generale Usa a Napoli, “Gli Stati Uniti sono sempre stati un luogo vantaggioso dove investire: poca burocrazia, leggi sul lavoro flessibili, un sistema giudiziario che risolve in fretta le dispute sui contratti, un mercato di 300 milioni di abitanti che hanno disponibilità economica e fanno acquisti, e governatori di molti Stati che offrono terreni gratis e agevolazioni fiscali a chi è disposto a produrre in quegli Stati. Le aziende che desiderano aprire un loro mercato negli Usa possono contare su un partner solido – SelectUSA. Creata dal Presidente Obama nel 2011, SelectUSA rappresenta il primo sforzo coordinato a livello federale per facilitare gli investimenti verso gli Stati Uniti”
“Si stima che per l’anno in corso le esportazioni totali di Napoli e provincia aumenteranno di quasi il 3% e quello Usa ed il Brasile sono mercati caratterizzati da notevoli potenzialità di crescita e rappresentano tra i principali mercati di sbocco per molte eccellenze del territorio campano – sostiene Massimo D’Olimpio, Deputy Regional Manager Sud di UniCredit. Nel 2014 infatti, i settori trainanti per le esportazioni campane in Usa sono stati i mezzi di trasporto, per quasi 490 milioni di euro, i prodotti alimentari, bevande e tabacco per oltre 117 milioni di euro e i prodotti tessili (abbigliamento, pelli e accessori), per quasi 68 milioni di euro. Le esportazioni napoletane con destinazione il Brasile hanno riguardato principalmente i macchinari ed apparecchi per quasi 31 milioni di euro, ed i mezzi di trasporto per oltre 30 milioni di euro. Gli Usa ed il Brasile, quindi, rappresentano Paesi sicuramente molto interessanti per le aziende del nostro territorio, ma è anche necessario stabilire una reciprocità negli scambi commerciali, in modo da essere in grado di attrarre sul nostro territorio opportunità di investimenti anche da parte di investitori dei due Paesi”