Trovati i capitali per finanziare l’aeroporto di Messina. Una holding indiana è pronta a investire nella Piana del Mela. La proposta accolta è stata accolta dall’Irsap ed ora sarà illustrata alla Regione. Messina presto potrebbe avere il suo aeroporto. I capitali per finanziare il progetto di realizzazione dell’importante infrastruttura ci sono e arrivano dall’Oriente.

La holding indiana, presieduta dall’ingegnere Mahe- sc Panchavaktra, è pronta ad investire nell’area industriale milaz- zese della Piana del Mela per costruire il primo scalo italiano transcontinentale a impatto zero. Un investimento di circa trecento milioni di euro che saranno interamente finanziati da capitali privati erogati dalla holding di Nuova Delhi Panchavaktra Group. L’iniziativa è stata illustrata ieri, nel corso di un incontro che si è svolto a Larderia, presso gli uffici dellTstitu- to regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Il manager indiano in visita a Messina ha incontrato il commissario straordinario dell’Irsap Sicilia Maria Grazia Brandara, il vice direttore Carmelo Viavattone, i due dirigenti dell’ex consorzio Asi Tricomi e Manzullo e il coordinamento dei comitati territoriali per la realizzazione dell’aeroporto della Valle del Mela.

I dettagli del progetto «Transcon- tinental network del Mela» sono stati presentati dai membri del comitato per l’aeroporto di Messina e provincia, presieduto dal professore Angelo Sindoni e composto dall’ingegnere Carmelo Di Bartola, dagli avvocati Michele Minissale e Natale Aiosi e dal professore Giuseppe Vermiglio.«Una opportunità di sviluppo molto interessanteperil territorio – ha commentato all’istante il commissario Brandara – e per l’utilizzo del patrimonio industriale di cui Messina dispone e con ricadute positive su tutta la regione.

Al più presto, al fine di approfondire meglio i dettagli dell’operazione economica, porteremo il progetto all’attenzione del vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, e del governo regionale in un incontro che a stretto giro sarà organizzato insieme al comitato per l’aeroporto di Messina. L’investimento di capitali stranieri in Sircilia dovrà tener conto del territorio e delle realtà esistenti che ricadono sull’area di interesse». L’aeroporto privato, civile e cargo è destinato a diventare base logistica di scambio transcontinentale con i paesi dell’Oriente.

«Il nostro interesse all’infrastruttura – ha chiarito il presidente della holding Panchavaktra – non è solo un business ma nasce dalla volontà di rilanciare un territorio dalle grandi potenzialità, offrendo un opportunità di lavoro e turismo per la Sicilia. Una volta in funzione, l’aeroporto svolgerà una duplice funzione truristica e logistico commerciale con un’area appositamente attrezzata». Il progetto dello scalo privato a impatto zero è il primo in Italia ed ha già ottenuto il consenso di oltre trenta comuni ricadenti nell’area di riferimento messinese, compresi tra Milazzo e Barcellona che hanno deliberato favorevolmente.

La proposta adesso dovrà passare al vaglio della Regione per giudicarne la reale fattibilità. Intanto, il coordinamento dei comitati territoriali p er la realizzazio – ne dell’aeroporto messinese, qualche giorno fa durante una conferenza presso il Municipio di Messina, ha discusso anche della bozza di revisione del nuovo piano regionale trasporti già condivisa dal governo Crocetta.