DI LAURA BERCIOUX
San Gennaro e il suo miracolo per la città di Napoli. Il sangue si è sciolto alle 10 in punto. San Gennaro è un Santo antichissimo. Vescovo di Benevento e amato dai cristiani e rispettato dai pagani visse sotto l’Impero di Diocleziano. Questo imperatore, a un certo punto firmò tre editti contro i cristiani provando la più feroce delle persecuzioni. Ed è così che San Gennaro divenne martire dei romani. Andò a Pozzuoli, fu arrestato e condannato a morire nell’anfiteatro Flavio sbranato dagli orsi ma, temendo che il popolo potesse insorgere contro questa decisione, fu decapitato il 19 settembre del 305 nel Foro di Vulcano alla Solfatara di Pozzuoli. A raccogliere il sangue in due ampolle fu una donna, di nome Eusebia.
Le reliquie furono portate a Capodimonte alle Catacombe dette poi di San Gennaro. San Gennaro divenne così un Santo importantissimo per i napoletani che a lui si rivolsero quando il Vesuvio eruttò 512. I prodigi miracolosi del Santo erano ormai realtà.Il miracolo della liquefazione del sangue, che a Napoli ha assunto una valenza incredibile, secondo un antico documento sarebbe avvenuto per la prima volta il 17 agosto 1389, ripetendosi da allora tre volte l’anno. E’ accaduto però, nel corso dei secoli, che il miracolo abbia anticipato o tardato la data, segni interpretati dal popolo napoletano rispettivamente come auspicio positivo per il futuro della città, o presagio di possibili calamità future. Gli studi scientifici, grazie ai quali, usando l’esame spettroscopico, si è potuto stabilire la presenza di emoglobina nel liquido, confermandone così la natura organica, ma nessuna analisi è ad oggi stata in grado di spiegarne la causa.
Singolare inoltre il fatto che a Pozzuoli, contemporaneamente al miracolo che avviene a Napoli, la pietra conservata nella chiesa di S. Gennaro e che si crede sia il ceppo su cui il martire poggiò la testa per essere decapitato, diventi più rossa.
Molti appuntamenti per festeggiare il Santo. Dalle ore 21 poi, l’esibizione della banda della NATO, per sancire un gemellaggio virtuale con la festa americana di New York. La festa proseguirà quindi con “A caccia di sorrisi”, un urban game senza barriere per favorire l’inclusione sociale organizzato per domani, 20 settembre, al Lungomare Caracciolo. Alle ore 20:00 il concerto in omaggio a San Gennaro a cura dei gruppi etnici cittadini che si terrà sul sagrato del Duomo; e ancora, domenica 21, gara podistica cittadina a cura del CSI, con partenza dal Duomo alle 8:30 e alla cui premiazione presenzierà il Cardinale.
Martedì 23 settembre, alle ore 20, si terrà quindi il Concerto del San Carlo, performance musicale dell’orchestra del Massimo napoletano, mentre in programma per il 24 e 25 settembre “Raccontami Napoli e San Gennaro”, spettacolo teatrale promosso nell’ambito del progetto “Imago mundi”, diretto da Giulio Baffi; “San Gennaro nell’arte”, con visita a prezzo ridotto ai musei e luoghi del Santo patrono: Catacombe, Donnaregina, Tesoro, un tesoro che per bellezza è pari a quello della Regina di Inghilterra.