La loro ‘Bibbia’ erano le pagine bianche dove avevano cura di trovare nomi che si usavano generalmente nei primi anni del ‘900 per avere la certezza di contattare persone anziane a cui i ‘telefonisti’, spacciandosi per Carabinieri, avvocati o agenti di società assicurative, rappresentavano un grave sinistro stradale dove era rimasto coinvolto un loro parente, generalmente figlio o nipote, chiedendo i soldi per risolvere i guai in cui era incappato il congiunto. Un’organizzazione criminale senza scrupoli quella sgominata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia che, insieme ai colleghi territorialmente competenti, hanno dato corso in Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Campania, all’operazione ‘Porta a porta’ nei confronti di 31 indagati, responsabili a vario titolo dei reati di estorsione, rapina, aggravata in danno di persone anziane o comunque in condizioni di minorata difesa, violenza privata e circonvenzioni di incapaci. Sono state eseguite perquisizioni e arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta del pubblico ministero Maria Rita Pantani. Circa 100 i colpi commessi in tutta Italia dai truffatori, per un fatturato stimato in circa mezzo milione di euro. I colpi fruttavano non meno di 4.000 euro l’uno, fatta eccezione per un caso, in Liguria, dove l’anziana è stata derubata di preziosi e gioielli per 100.000 euro.