Revocate le assemblee sindacali a Pompei. A darne notizia è la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia che, in una nota, comunica che “a seguito di un incontro tenutosi questa mattina tra il soprintendente e le organizzazioni Sindacali, è stata concordata la revoca delle assemblee del personale già indette per i prossimi giorni. Pertanto, le aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia e l’Antiquarium di Boscoreale saranno regolarmente aperte e visitabili”. Sulla vicenda si è espresso il Ministro Franceschini: “È sicuramente positivo che le assemblee dei prossimi giorni siano state sospese in attesa dell’incontro di venerdì con la soprintendenza. Ma anche questa mattina il sito archeologico di Pompei è stato chiuso per più di un’ora. Un ulteriore danno in termini di immagine che rischia di vanificare il difficile lavoro che tutti i livelli istituzionali dall’Europa, al governo, al ministero, agli Enti locali, fino ai lavoratori stanno facendo per Pompei”. Il tema delle chiusure dei luoghi della cultura -ha proseguito il ministro- deve essere risolto alla radice e andando oltre Pompei. Mi pare infatti indiscutibile che i musei e i siti archeologici siano servizi pubblici essenziali, peraltro di grande valore e importanza. Per questo mi sono attivato per una modifica normativa che aggiunga l’apertura dei luoghi della cultura all’elenco dei sevizi pubblici essenziali. Una nuova norma che consenta di ricorrere, in casi eccezionali, alla precettazione del personale per scongiurare le chiusure e tutelare i diritti dei visitatori”, ha concluso Franceschini.
“I sindacati devono tutelare i lavoratori- ha dichiarato il presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Giovanni Puglisi all’adnkronos- non fungere da contraltare al Governo o alle aziende per il gusto di ostacolare provvedimenti o leggi. Credo che quanto sta succedendo a Pompei sia un danno per i lavoratori, per la regione Campania, per l’Italia tutta e che questa strategia sia sconsiderata. Nel rapporto tra Governo e sindacati c’è una profonda differenza tra cogestione, confronto e informazione. A ognuno le sue competenze e le relative responsabilità: i sindacati debbono tutelare i diritti dei lavoratori, qualora violati, ma non possono e non debbono guerreggiare con il Governo recando danno alla reputazione del Paese. Non sta a loro cogestire il Paese e le sue strutture culturali: a ciascuno il suo’’.
“È necessario subito un incontro urgente tra i sindacati ed il ministro dei beni culturali, Franceschini per definire un quadro di regole chiare di comportamenti reciproci tra le amministrazioni pubbliche e i rappresentanti dei lavoratori per evitare che ogni fisiologico contrasto sfoci nell’interruzione del servizio pubblico e della fruizione dei beni archeologici e architettonici, come è accaduto in queste giornate a Pompei’’, dichiara in una nota il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, alla luce delle difficoltà per i turisti di accedere al sito archeologico a causa di assemblee di lavoratori.”