Che sorpresa: gli uomini siciliani sono in prima fila quando diventano padri: più di tre su dieci prendono il congedo di paternità, ben distanti della media italiana che vede (poco più) di un padre ogni dieci andare in congedo alla nascita di un figlio o di una figlia, secondo i numeri diffusi dal broker assicurativo Assiteca. La Sicilia «doppia» il secondo classificato, il Lazio (in terza posizione c’è la Sardegna). In generale, sono gli uomini del Sud e delle Isole aree di fortissima disoccupazione femminile a dimostrarsi più disponibili ad assentarsi dal luogo di lavoro per stare vicino alla famiglia in un momento così importante come una nuova nascita. Esattamente il contrario di quanto accade nelle regioni locomotiva d’Italia, la Lombardìa, il Veneto, il Piemonte, che vedono gli uomini più «resistenti» pur a dispetto di un tasso di occupazione maggiore. Va detto subito che prendere il congedo di paternità non significa essere pagati per stare a casa, ma invece rinunciare al 70 per cento dello stipendio,
motivo per il quale i congedi non hanno sfondato: se l’uomo guadagna più della donna, com’è nella media italiana,
conviene che a lasciare il lavoro nel momento in cui si diventa genitori sia la mamma e non il papà.