L’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini, ha inviato ai ministri dei Trasporti e dell’Economia, Maurizio Lupi e Pier Caro Padoan, una lettera sul ritardo dell’adozione per l’anticipazione del fondo nazionale per il trasporto locale. Il blocco dell’anticipo – scrive Giannini – non consente alla Regione di erogare alle imprese di trasporti i contributi per l’esercizio, esponendola al rischio della richiesta di interessi di mora per il ritardo. Il ritardo peraltro potrebbe pregiudicare il pagamento degli stipendi ai dipendenti con il blocco del servizio.
Ecco il testo:
L’art. 16 bis del D.L. 95/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135/2012, stabilisce che a decorrere dall’anno 2013 è istituito il Fondo Nazionale per il concorso dello Stato, agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario. Il comma 6 del citato art. 16 bis dispone che, nelle more dell’emanazione del decreto previsto al comma 5, con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sentita la Conferenza Unificata, è ripartito tra le Regioni il 60% dello stanziamento del Fondo suddetto. Lo schema del decreto con il quale viene ripartito alle Regioni a titolo di anticipazione il 60% dello stanziamento del Fondo in oggetto, iscritto all’o.d.g. della Conferenza Unificata del giorno 20 febbraio 2014, è stato dalla stessa rinviato. Detto rinvio, pare, sia stato effettuato in quanto, già in fase di trasferimento delle risorse a titolo di anticipazione, alcune regioni hanno chiesto la modifica delle percentuali di ripartizioni concordate per l’anno 2013. Al riguardo, si evidenzia che , in base alle disposizioni del DPCM 11 marzo 2013, le percentuali di riparto, in fase di prima applicazione, per i soli anni 2014 e 2015 sono adeguate annualmente entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Detta modifica non è intervenuta nei termini previsti dal citato DPCM. Il ritardo nell’adozione del decreto di anticipazione non consente a questa regione di erogare in favore delle imprese di trasporti i corrispettivi di esercizio nel rispetto degli obblighi contrattualmente stabiliti, esponendola a richieste di interessi moratori per ritardati pagamenti con conseguente danno erariale a carico del proprio bilancio. Inoltre, è appena il caso di sottolineare che il mancato pagamento dei corrispettivi potrebbe comportare il rischio del ritardo nel pagamento delle retribuzioni dei dipendenti delle imprese di trasporto, con conseguenti azioni di protesta e possibili interruzioni nello svolgimento del servizio stesso. Alla luce di quanto sopra, considerato che non è stato dato adempimento alla revisione delle percentuali di riparto nei termini stabiliti dalla normativa vigente, si chiede alle Ill.me SS.LL. un decisivo intervento rivolto a favorire la più rapida adozione del decreto di anticipazione al fine di avere immediata e piena disponibilità delle relative risorse, rinviando, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, la eventuale revisione delle percentuali di riparto del Fondo Nazionale Trasporti. Tanto scongiurerebbe sicuramente l’interruzione di un servizio pubblico di alta valenza sociale, ambientale ed economica-industriale.